Coronavirus, bar e ristoranti in ginocchio a Trieste: «Perso il 40% degli incassi»
TRIESTE L’arrivo del coronavirus in Italia non giova al commercio, pubblici esercizi di Trieste inclusi. Il presidente Fipe Fvg Bruno Vesnaver e la presidente della Fipe triestina Federica Suban denunciano in un comunicato congiunto la situazione: «Il nostro comparto trema, soprattutto di fronte all’incertezza, alle inevitabili ricadute sul turismo e ai tempi di questa emergenza, che potrebbe durare una settimana come pure mesi».
Per i pubblici esercizi della regione, scrivono Vesnaver e Suban, il contraccolpo è stato forte: in alcuni casi il calo del lavoro tocca anche il 40%, con cene di gruppo, banchetti per battesimi, matrimoni, feste di laurea, catering programmati anche per i prossimi mesi che vengono annullati.
Ammette Vesnaver: «Siamo estremamente preoccupati, il nostro settore ha un’elevata percentuale di imprese fragili, che stanno attraversando di per sé un momento di difficoltà. Alla Regione chiediamo di farsi portavoce per la categoria a livello nazionale e di prevedere urgenti misure a sostegno delle imprese». Aggiunge Suban: «L’effetto è pazzesco. Il telelavoro, la chiusura di uffici e istituzioni porta la città a svuotarsi con un’inevitabile ricaduta negativa sugli esercizi». La Fipe è poi preoccupata per le ripercussioni sui ristoranti che propongono cucina cinese. Dice Suban: «Siamo a conoscenza che già due ristoranti prevedono di chiudere per assenza di clienti e temiamo che i risvolti sul comparto diventino per certi casi irreversibili».
Anche il venir meno di appuntamenti fissati ha le sue ripercussioni. Ieri in serata la Federazione internazionale nuoto non aveva ancora decretato la sospensione del Torneo di qualificazione olimpica di pallanuoto di Trieste, previsto dall’8 al 15 marzo, che gli addetti ai lavori però davano per certa. Una situazione denunciata ieri anche dal presidente della federazione italiana, la Fin, Paolo Barelli: «All’estero ci considerano un lazzaretto, bisogna reagire con forza». Se la sospensione verrà confermata, i pubblici esercizi subiranno anche il venir meno dell’indotto derivante dal torneo.
La politica tende la mano agli esercenti. Martedì la consigliera comunale del Pd Laura Famulari e la consigliera di Italia Viva Antonella Grim avevano chiesto al sindaco di manifestare solidarietà alle categoria economiche e di convocare «i rappresentanti delle categorie economiche e le sigle sindacali per valutare i danni possibili e gli interventi da fare». Un tema ribadito anche con una mozione di analogo contenuto, presentata ieri alla conferenza dei capigruppo e firmata dalla stessa Grim, dai dem Giovanni Barbo e Fabiana Martini, da Sabrina Morena di Open Fvg e dalla capogruppo del M5s Elena Danielis.I capigruppo hanno deciso infine di “congelare” la mozione e di emanare un comunicato congiunto. Dice il capogruppo forzista Alberto Polacco: «Dopo aver parlato con il sindaco abbiamo scelto una soluzione corale che non amplifichi l’allarme».
Il testo finale, siglato dal presidente del Consiglio Francesco Panteca, dal vice Igor Svab e da tutti i capigruppo, esprime solidarietà alle categorie e aggiunge: «Nel condividere le iniziative adottate a tutela del bene primario della salute pubblica, la conferenza dei capigruppo resterà, nel corso della settimana, in costante contatto con il sindaco per valutare ogni iniziativa utile. La conferenza dei capigruppo coglie infine l’occasione per esprimere il profondo ringraziamento a tutti coloro che si stanno adoperando in questa situazione di emergenza». —
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