Coronavirus, Austria e Slovenia valutano restrizioni per chi arriva dalla Croazia. Kurz riattiva i controlli alle frontiere: «Test in 48 ore»
TRIESTE Austria e Slovenia non escludono restrizioni nei confronti di chi arriva dalla Croazia, dove nelle ultime 24 ore (dati aggiornati il 15 agosto) si sono registrati 162 nuovi casi di coronavirus e due decessi.
Stando ai media regionali, i totali dall'inizio dell'epidemia salgono rispettivamente a 6.420 e 165. I casi attivi - stando ai media regionali - sono ad oggi 1.062, i pazienti in ospedale 106, dei quali dieci in terapia intensiva.
Austria. In particolare l'Austria ha riattivato i controlli alle frontiere. Attualmente gli accertamenti sanitari con l’ausilio dei soldati sono attivi in Stiria, Carinzia, Burgenland e al Brennero. Si tratta di controlli mirati proprio ai viaggiatori provenienti dai Balcani. Al canale tv online Oe24.at, il primo ministro austriaco, Sebastian Kurz, nel ribadire il mantenimento delle distanze e di contatti sociali solo all’aperto, ha confermato che «da lunedì 17 agosto verrà applicato l’avviso di viaggio per la Croazia perché c’è una massiccia introduzione del virus da quella Nazione».
«I controlli devono essere più severi, è urgentemente necessario che le autorità sanitarie assicurino maggiori controlli rispetto a prima - ha ammonito Kurz - la responsabilità è anche individuale con un test da effettuare entro 48 ore dal momento del rientro in Austria». Parlando di un possibile secondo lockdown in autunno, il cancelliere ha concluso: «Dobbiamo fare tutto il possibile per impedire la diffusione del virus, nessuno vuole un secondo blocco, migliore è la situazione sanitaria, migliore è la nostra economia».
Slovenia. In Slovenia nelle ultime 24 ore si sono registrati 32 nuovi contagi da coronavirus su 1.034 test effettuati. Il totale dei casi è ad oggi di 2.041 - riferiscono i media regionali. Non vi sono stati da ieri altri decessi, il cui numero è stato finora di 129. I pazienti in ospedale sono 16, tre dei quali in terapia intensiva. Dal momento che tanti dei nuovi casi di contagio riguardano persone di ritorno da vacanze in Croazia, le autorità non escludono restrizioni sugli arrivi dal Paese vicino.
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