Coronavirus, a Trieste primo ricorso al prefetto contro una sanzione da 400 euro

La protagonista era uscita di casa, quando i divieti erano più stringenti di ora, con prescrizione medica
Foto BRUNI Trieste 02.05.2020 Emergenza Corona virus: gente con mascherine nel popoloso rione di S.Giacomo
Foto BRUNI Trieste 02.05.2020 Emergenza Corona virus: gente con mascherine nel popoloso rione di S.Giacomo

TRIESTE Esce di casa per fare due passi, allontanandosi dalla propria abitazione per alcune centinaia di metri. Ma viene sanzionata dai Carabinieri. È accaduto nelle scorse settimane a una sessantottenne triestina, quando il lockdown prevedeva misure ancora più stringenti delle attuali. A nulla è valsa la prescrizione medica che la signora, ammalata di cuore e con alle spalle un intervento chirurgico, si era portata con sé: la multa di 400 euro è scattata comunque, nonostante i motivi di salute. Secondo i militari dell’Arma non sussistevano le condizioni previste dal Dpcm. Ma la sessantottenne, che si è subito rivolta agli avvocati Andrea Comisso e William Crivellari, ora ha fatto ricorso in Prefettura.

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Del resto la signora non aveva fatto altro che seguire l’indicazione del dottore. E quando i Carabinieri l’avevano fermata, si era premurata sia di esibire la prescrizione sia di contattare al cellulare la figlia, che fa il medico. Nulla da fare, la pattuglia è stata irremovibile lo stesso, malgrado il certificato. I due legali hanno presentato una memoria al prefetto di Trieste, chiedendo l’annullamento del verbale. «Ci sembra evidente che in un caso del genere ricorra lo stato di necessità – dichiarano gli avvocati Comisso e Crivellari –, considerando l’importanza dell’attività fisica per le persone in età più avanzata, a maggior ragione se prescritta a chi ha problemi cardiologici. E ciò anche a prescindere dai dubbi di legittimità di sanzioni per il semplice esercizio del diritto alla libera circolazione, applicate con decreto anziché con una legge». In caso di rigetto da parte della Prefettura, i legali presenteranno ricorso al giudice.

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L’ultimo report sui controlli diffuso dalla Prefettura ieri, intanto, riferisce di 2.348 cittadini sottoposti a verifica in Friuli Venezia Giulia nel corso dell’attività di vigilanza sul rispetto delle norme di contenimento del contagio. Di queste, 105 sono state multate dalle forze dell’ordine per inosservanza dei divieti. Agenti e militari hanno monitorato anche 683 esercizi commerciali. Due i titolari sanzionati. A Trieste, invece, sono stati 589 i cittadini controllati, per un totale di 40 sanzioni. Le forze di polizia, infine, hanno riscontrato un’unica irregolarità sulle 276 attività oggetto di accertamento, tra negozi, bar, ristoranti e quant’altro.

Nel frattempo ieri, in mattinata, Trieste si è decisamente riempita di persone: tanti i gruppetti seduti a prendere il sole sul molo Audace, cittadini fermi a chiacchierare sulle Rive o a sorseggiare una bibita vista mare. Code interminabili ai supermercati, dopo la chiusura del primo maggio, così come fuori dai negozi di frutta e verdura o dai piccoli alimentari, con lunghi tempi di attesa. Centinaia di persone anche sulla ciclabile, molte a passeggio, spesso con la mascherina abbassata. E sui social sono tante le segnalazioni di chi è preoccupato, e teme una nuova ondata di contagi.

Fin dalle prime ore della mattinata di ieri si sono formate lunghe file fuori dai supermercati, un po’ ovunque, diventati ormai uno sfogo per chi si reca a fare la spesa quotidianamente. E tra i grandi alimentari c’è chi corre ai ripari per evitare qualsiasi rischio, anche alla luce della grande affluenza, continua, chiedendo ai clienti di indossare due paia di guanti, quello portato da casa, spesso in lattice, in aggiunta a quello in plastica, utilizzato nei reparti ortofrutta e fornito all’ingresso. Ma le code non sono mancate ieri anche davanti ai bar che servono per asporto caffè, bibite e cibo, anche se sono soprattutto i clienti a trasgredire, consumando l’acquisto all’aperto, fuori dai locali stessi, sia in periferia che nel centro cittadino. Comprese le soste a pochi passi dal mare. E le foto sono rimbalzate anche su Facebook.

«Venerdì e sabato niente sanzioni per bar o clienti ma torneremo a controllare alcune zone in particolare – avverte Walter Milocchi, comandante della Polizia locale di Trieste –, dove ci sono stati segnalati assembramenti. Al passaggio delle pattuglie non c’era nulla di anomalo, ma verificheremo nuovamente». Sui social, ieri e nella giornata del primo maggio, sono state tante le immagini postate da chi ha nel contempo raccontato di aver effettuato lunghe passeggiate o giri in bicicletta, soddisfatto sì per aver conquistato la possibilità di nuove uscite, ma spesso preoccupato perché non sempre le regole vengono rispettate. In particolare viene segnalato l’utilizzo scorretto delle mascherine, che vengono tenute abbassate, sul mento, o lasciando il naso e la bocca scoperti, anche in presenza di altre persone. —


 

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