Coronavirus, a Trieste positivi otto sanitari della Geriatria dell'ospedale Maggiore

Contagiati anche alcuni operatori delle case di riposo nel capoluogo giuliano. Altri due morti in Fvg, sono undici invece le persone guarite
Una donna in giro con la mascherina protettiva in centro a Trieste (Foto Bruni)
Una donna in giro con la mascherina protettiva in centro a Trieste (Foto Bruni)

TRIESTE. Il coronavirus colpisce la prima linea. Otto sanitari della Geriatria dell’ospedale Maggiore di Trieste sono risultati positivi e lo stesso è accaduto ad alcuni operatori di tre case di riposo giuliane. L’Azienda sanitaria giuliano isontina lavora intanto alla riorganizzazione dei reparti in vista della crescita dei contagi, mentre i morti salgono a dieci e Trieste si conferma la realtà più colpita con il 51% dei casi. Ma nell’ennesima giornata difficile, si affaccia la buona notizia di undici persone guarite in Friuli Venezia Giulia.

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Colpisce però l’infezione di 8 sanitari triestini: tre medici, due specializzandi, un infermiere e un oss tutti in servizio alla Geriatria del Maggiore, i cui pazienti e operatori sono tutti sotto sorveglianza. Uno dei deceduti a Trieste proveniva dal reparto, prima di essere trasferito in Infettivologia. In vista dell’atteso picco di contagi, l’evento ha costretto il direttore dell’Azienda sanitaria Antonio Poggiana ad accelerare il piano di riorganizzazione, che punta a concentrare al Maggiore tutti i positivi della Venezia Giulia, cercando di tenere Cattinara e gli ospedali isontini puliti dai contagi.

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Foto BRUNI Trieste 13.03.2020 Emergenza Coronavirus-posti di controllo Carabinieri

Al Maggiore i posti dedicati alla fase acuta saranno portati a 33: 17 in Infettivologia e i restanti in Dermatologia, trasformata temporaneamente in reparto di terapia semi intensiva. I 22 posti della Geriatria sono rimasti in funzione e saranno attrezzati per accogliere pazienti positivi non gravi. Sempre al Maggiore l’Asugi userà la Riabilitazione come ulteriore luogo di accoglienza degli affetti da Covid-19 e ha già messo in ferie i fisioterapisti e dimesso tutti i ricoverati non urgenti. La residenza per anziani San Giusto è stata infine svuotata dagli ospiti per liberare altri 27 letti per pazienti post acuti. Per alleggerire gli ospedali sono state ormai sospese le visite ambulatoriali, gli interventi non urgenti e l’intramoenia. Di ieri lo stop alle vaccinazioni non obbligatorie.

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Quanto alla terapia intensiva, la strategia del vicepresidente Riccardo Riccardi prevede in prima istanza il ricovero a Udine, dove i posti destinati al coronavirus sono però ormai occupati. Si sta cominciando a utilizzare la disponibilità di Cattinara, che può arrivare fino a 31 letti di terapia intensiva, di cui 7 attrezzati per garantire l’isolamento dei malati da Covid-19, mentre gli altri continuano a essere usati per patologie diverse. Il Fvg dispone di 88 posti di terapia intensiva e la Regione conta di poter salire fino a 101, di cui 44 in isolamento: la giunta sta trattando con il governo per ottenere le strumentazioni.

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I dati di ieri (venerdì 13 marzo) dicono che, con due nuovi decessi, i morti in Fvg sono arrivati a 10, mentre i positivi sono 257 (circa metà a Trieste), con un aumento di 52 persone, inferiore rispetto al +79 del giorno precedente, anche se ci vorrà tempo per verificare gli effetti dell’ultima stretta del governo. Sono invece 11 le persone clinicamente guarite. La Regione specifica che i deceduti (6 donne e 4 uomini) erano tutti affetti da polipatologie e con età media superiore agli ottant’anni: 7 i deceduti a Trieste e Gorizia, 2 a Udine e uno a Pordenone.

I tamponi effettuati sono ad oggi 2.825, di cui 419 in corso di analisi: per velocizzare gli screening e smaltire gli arretrati sono state acquistate nuove attrezzature. Attualmente sono 59 le persone ricoverate negli ospedali regionali: 11 si trovano nei reparti di terapia intensiva (una in più rispetto a ieri). Un assessore del Comune di Fiumicello Villa Vicentina, Marco Ustulin, è risultato positivo e il sindaco Laura Sgubin si trova in quarantena.

La situazione nelle case di riposo continua a destare preoccupazione. Positivi si registrano nelle case di riposo Serena, Bartoli e Gregoretti: la maggior parte dei casi è rimasto nelle residenze, con qualche ricovero in Infettivologia. Colpiti anche alcuni operatori che lavorano a scavalco tra le diverse sedi. Lo stesso avviene alla struttura Rovere Bianchi di Mortegliano, con 10 anziani e 6 dipendenti positivi. In tutti i casi le autorità sono in attesa dell’esito di altri tamponi.

Il Comune di Trieste lavora al reperimento di mascherine entro la prossima settimana e si è mosso per assumere una ventina di oss, alcuni dei quali hanno già preso servizio, mentre è andata deserta la chiamata di infermieri. L’Azienda sanitaria distaccherà medici e operatori nelle case di riposo per evitare che gli ospiti positivi al coronavirus o con altre patologie debbano ricorrere agli ospedali. Critica resta la situazione dell’approvvigionamento di dispositivi di protezione per i sanitari.

A Cattinara, in assenza di mascherine, diversi infermieri hanno cominciato a lavorare sistemandosi una sciarpa sul volto. Riccardi sottolinea che «i dispositivi stanno nella gestione commissariale nazionale e ci stiamo muovendo per avere più materiale possibile. Oggi 5 mila mascherine sono arrivate e le abbiamo subito distribuite». Le Aziende sanitarie hanno avuto il via libera a comprare le dotazioni urgenti senza indire gare centralizzate, ma trovare fornitori pare impossibile.

All’Asugi arrivano intanto i primi infermieri parte dei piani di assunzione ordinario e straordinario della Regione. Il piano straordinario prevede per la Venezia Giulia 78 infermieri tra tempi determinati e interinali, 8 oss, 6 autisti di ambulanza, 4 assistenti sanitari e 6 amministrativi. 


 

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