Coronavirus, a Grado deciso l’aumento dell’Imu sulle seconde case
Comune alla ricerca di fondi anti-crisi. Cancellati Ein Prosit, concerti, festa degli asparagi, Calici di stelle e Puppet festival. Si salva per ora Mare nostrum
Bonaventura Monfalcone-09.05.2020 Diga, spiaggia, diporto e seconde case-Grado-foto di Katia Bonaventura
GRADO Aumento dell’Imu per le seconde case, forte riduzione delle iniziative culturali e ricreative estive. Per riuscire a trovare i fondi per venire incontro alle famiglie e alle attività locali in profonda crisi per il coronavirus, l’amministrazione comunale di Grado ha modificato il bilancio tagliando manifestazioni e appuntamenti, ma anche chiedendo un piccolo contributo ai proprietari di immobili per le vacanze. Il bilancio approvato dalla giunta mette a disposizione un milione mezzo di euro per destinarli a metà fra famiglie e attività produttive.
Una posta forse inaspettata è quella che si riferisce all’aumento, seppur minino dello 0,5 per cento dell’aumento dell’Imu per le seconde case che indicativamente graverà sui non residenti in media per circa di 40 euro l’anno. «Per riuscire a bilanciare i fondi e le minori entrate – spiega il sindaco Dario Raugna – abbiamo dovuto aumentare l’Imu per le seconde case di un mezzo punto, che per noi ha significato ricavare 350 mila euro da destinare alla comunità. Abbiamo attivato i controlli sulle false residenze. Sono emerse 500 posizioni discutibili, che saranno verificate».
Il bilancio ha dovuto tener conto anche dei minori incassi per il Comune derivanti dai parcheggi che sono gratuiti sino a fine giugno. È stato previsto, infatti, di incassare il 35% in meno dai parcheggi, da cui ordinariamente il Comune introita un milione e 200 mila euro. Il bilancio, anticipa ancora il Comune, prevede 11 milioni di investimenti. Oltre al sacrificio a carico dei residenti delle seconde case per liberare fondi la giunta ha deciso di tagliare o ridurre tante manifestazioni e in particolare quelle enogastronomiche. Saltata la festa degli asparagi di Fossalon, dovrebbero essere state eliminate Ein Prosit Grado, Calici di stelle e le cene dei ristoratori sulla diga. Salvate invece Mare Nostrum, seppur senza il costoso Show Cooking.
Nessuna spesa inoltre, in quanto non si è svolto causa l’epidemia di Covid-19, per il Congresso medico degli austriaci; tagli inoltre per la rassegna Libri e Autori e per il Puppet Festival. In forte dubbio anche i concerti estivi.
Con i 750 mila euro è previsto il dimezzamento della Tari, l’abbattimento della Tosap e l’azzeramento della tassa di pubblicità. Il fondo è costituito da 230 mila euro di trasferimenti regionali per Tosap e Tari; 150 mila euro dai proventi della tassa di soggiorno 2019, mentre i rimanenti derivano da varie economie. Quanto al fondo social, questo «concorrerà – dice ancora il sindaco – ad aiutare i molti cittadini che in questo momento non stanno lavorando e sono in difficoltà. La stagione dovrebbe ripartire anche se a scartamento ridotto, ma siamo consapevoli del fatto che essendo una località turistica, se saltiamo questa stagione il prossimo treno passerà nel 2021: nel mezzo c’è un inverno». —
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