Corno ripulito, lavori da 21 milioni
«Sino a quando non verrà inaugurato il nuovo depuratore di Sempeter-Vrtojba non partiremo con i lavori di rinaturalizzazione del Corno. È pazzesco che la vicepresidente Cernic ci venga a “pizzicare” su una questione che ha visto il nostro Comune sempre in prima linea. La Provincia, che è un ente perfettamente inutile, ha dimostrato anche questa volta di utilizzare battaglie fatte da altri per avere facile visibilità».
Francesco Del Sordi, assessore comunale all’Ambiente, non le manda a dire. E risponde immediatamente alle calde sollecitazioni della Provincia relativamente al maxi-progetto di risanamento del torrente Corno. «Progetto che è ormai alla fase esecutiva - replica -. Del resto, lo andiamo dicendo da anni: sino a quando non sarà attivo il depuratore sloveno, non concretizzeremo il piano di rinaturalizzazione. Non dobbiamo dimenticare che il problema degli scarichi fognari riguarda per il 90% la Slovenia e soltanto per il 10% il nostro territorio».
Ma al di là delle polemiche, entriamo nel dettaglio del piano da oltre 21 milioni (fondi che vennero stanziati 17 anni fa con lo scopo di filtrare gli scarichi provenienti sia da Gorizia sia da Nova Gorica) che cambierà faccia al torrente e al parco della Valletta. Per quanto riguarda la tutela del territorio dal rischio-esondazioni, fra le varie azioni previste, sarà realizzata una galleria sotterranea in grado di garantire la sicurezza idraulica ed evitare dannosi allagamenti della città di Gorizia come più volte avvenuto nel recente passato, utilizzando la tecnica costruttiva del microtunnelling che caratterizzerà anche altre strutture volte a convogliare le acque in manufatti sicuri evitando esondazioni e, fra queste, anche una condotta per la raccolta delle acque di piena di allagamento provenienti dalla Slovenia, in attesa della realizzazione da parte del Governo sloveno della struttura di collegamento tra il tratto di Corno oltre confine e la galleria sotterranea prevista in territorio italiano. In merito alla depurazione delle acque è prevista una serie di opere che garantiranno l’impermeabilizzazione e il risanamento del collettore fognario esistente, posto all’interno del tratto tombato del Corno ed appartenente alla rete fognaria di Gorizia, al fine di impedire dannose infiltrazioni nel suolo delle acque nere e quindi impedire l’inquinamento del sottosuolo e delle acque di falda.
Passiamo ora all’arredo urbano. «Il progetto - si legge nell’esecutivo - prevede di effettuare l’illuminazione dei percorsi del sentiero di accesso dal passaggio Zamenhof, di via del Boschetto, del vicolo del Guado fino a viale Oriani, di viale Virgilio e dallo stesso fino a Vicolo del Guado. Verranno utilizzati elementi luce di elevata qualità sia estetica che impiantistica, per illuminazione urbana modello “Urban Scene Philips Cdp 702”. Si otterranno in questo modo dei percorsi privilegiati di accesso al parco percorribili anche nelle ore serali». Prevista la realizzazione di piazzole di sosta. Lungo i percorsi ciclopedonalic come detto, verranno realizzate piazzole in legno e pietra (in numero totale di 10). Saranno dotate di una rampa di accesso, sempre con fondo in tavolato di legno che permetterà di raggiungere il piano posto rialzato di circa 60cm rispetto al terreno. Su di esso verranno alloggiate due panchine ed il totem riportante descrizioni dei luoghi e delle piante presenti.
La durata contrattuale per dare finiti i lavori è pari a 810 giorni naturali e consecutivi pari a 116 settimane per 27 mesi comprensivi dei giorni di maltempo.
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