Cormons, no ai circhi che utilizzano animali

È il primo Comune dell’Isontino che adotta questo divieto Un progetto per realizzare un cimitero per gatti e cani
Di Matteo Femia

CORMONS. No ai circhi che facciano uso di animali per i loro spettacoli. Il Comune di Cormons sarà la prima municipalità provinciale e tra le primissime in tutto il Friuli Venezia Giulia ad approvare il veto agli spettacoli itineranti che utilizzino animali esotici per intrattenere il pubblico.

Il tema è stato dibattuto l'altro pomeriggio nel corso dell'assemblea della commissione Statuto e Regolamento ed ha trovato concordi maggioranza e opposizione: partirà così ora l'iter necessario per approvare in tempi brevi un'ordinanza municipale che tuteli la salute degli animali. «Assieme alla collega di maggioranza Tiziana Casali - precisa Massimo Falato di Terra Cormonese - abbiamo approntato un documento che porteremo all'esame del consiglio e che prevede appunto il divieto di utilizzo del suolo pubblico a quel tipo di spettacoli itineranti, come ad esempio i circhi, i quali facciano uso di animali in cattività».

La norma seguirebbe quella approvata già da alcuni Comuni italiani nei mesi scorsi, quando in tutto il Paese nacque un forte moto d'opinione contrario ai circhi con animali in seguito alla triste vicenda della morta della giraffa Alexander, scappata dal recinto di un circo a Imola e successivamente morta a causa dello stress patito. Proteste contro questo tipo di spettacoli vennero effettuate nella scorsa estate anche a Gorizia da un gruppo di animalisti che sostò per ore con una manifestazione a difesa degli amici a quattro zampe nei pressi di un circo presente in città.

Cormons si appresta così a diventare la comunità che più di altre ha a cuore il tema del rispetto degli animali: oltre al tema di cui sopra, la Commissione Statuto e Regolamento ha dato infatti il proprio via libera anche all'istituzione di un'area cimiteriale (ancora da individuare) dedicata alla sepoltura di cani, gatti ed altri animali domestici, mentre è in cantiere anche il progetto di istituire una pet-therapy (letteralmente "terapia degli animali") nelle strutture pubbliche di assistenza cormonesi.

«Il cimitero degli animali vuole essere un modo per sensibilizzare la popolazione sul rispetto verso di essi anche nell'atto della morte, indicando un'area pubblica che possa accogliere le spoglie degli amici a quattro zampe di tante famiglie - continua Falato - mentre la terapia del sorriso tramite la presenza affettiva che può regalare un cane o un gatto è un'idea su cui lavoreremo, per dotare anche di questo servizio le strutture assistenziali presenti in città».

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