È fuori pericolo il minore colpito al collo col bicchiere a Cormons
Il ragazzo è stato operato alla gola e trasferito nel reparto di Pediatria di Udine. Subito fermato dai Carabinieri, l’aggressore verrà processato per direttissima
L’intervento chirurgico alla gola è riuscito ed è fuori pericolo il minorenne ferito al collo con un bicchiere rotto lunedì sera a Cormons. Il ragazzo è vigile, è in grado di parlare ed stato trasferito nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Si trova, invece, in carcere a Gorizia il suo aggressore; l’uomo, un trentenne, è stato fermato dai Carabinieri nella stessa serata di lunedì e verrà processato per direttissima forse già nella giornata di oggi.
La dinamica
Per gli investigatori non ci sono dubbi sulla dinamica. Anche senza le immagini delle telecamere di videosorveglianza, tutti gli elementi hanno portato verso una ricostruzione chiara dell’accaduto.
L’episodio si è verificato lunedì sera in viale Friuli nei pressi del bar “Capit”. Erano circa le 21 quando la situazione è degenerata. All’interno del locale gli avventori stavano guardando il posticipo della diciassettesima giornata di Serei A tra Inter e Como e, mentre sugli schermi correvano le immagini della partita di campionato, all’esterno si è sfiorata la tragedia. In strada si trovava un gruppo di ragazzi. Tra loro c’era anche il minore poi finito all’ospedale con un taglio alla gola. A causa di motivi che non sono ancora stati chiariti in via ufficiale, ma che sono stati in ogni caso rubricati come “futili”, tra il ragazzo e il trentenne è nata una discussione che poi ha superato il limite delle sole parole.
Il maggiorenne non faceva parte del gruppo e, parecchio su di giri, a un certo punto ha scagliato addosso al minore un bicchiere già rotto. Nell’impatto i vetri taglienti hanno aperto una ferita al collo del ragazzo e il sangue ha cominciato a sgorgare copioso.
I soccorsi
Gli amici dell’assalito hanno immediatamente lanciato l’allarme contattando il Numero unico dell’emergenza 112. La chiamata ha attivato i sanitari e, nel giro di pochi minuti, nel centro collinare sono arrivate da Gradisca d’Isonzo l’automedica e l’ambulanza della Croce Verde Goriziana. Il ragazzo ha perso molto sangue e tamponare la ferita non è stato facile, ma è stato fondamentale in attesa dell’arrivo dei soccorritori che hanno poi preso in carico il giovane. In una vera e propria corsa contro il tempo i suoi parametri vitali sono apparsi critici, tuttavia il minore è sempre rimasto cosciente fino all’arrivo in ospedale a Udine.
Nel frattempo in viale Friuli sono arrivati anche i carabinieri e per l’aggressore, che si era ferito a una mano, è stata attivata l’ambulanza di Asugi. Il trentenne è stato quindi medicato e accompagnato con la scorta di un’autopattuglia al pronto soccorso di Gorizia. Mentre in ospedale i medici gli hanno suturato la ferita, l’uomo è rimasto sempre piantonato dai militari. Terminata la medicazione, il trentenne è stato quindi condotto prima in caserma, poi in carcere.
Al contrario di quanto emerso in un primo momento, entrambi i protagonisti risultano di nazionalità italiana.
Il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro, è rimasto in costante contatto con le forze dell’ordine e non ha voluto commentare l’accaduto, evidenziando tuttavia il proprio disappunto e rammarico per quanto successo. L’assessore comunale al Commercio, Massimo Falato, dal canto suo, parlando anche a nome del primo cittadino, ha voluto puntualizzare che si è trattato di un episodio isolato. —
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