Cormons, in migliaia assistono alla rievocazione storica
CORMONS. Le minacciose condizioni meteorologiche di ieri pomeriggio non sono riuscite a rovinare la 27ma edizione della rievocazione storica di Cormons. In migliaia hanno affollato il centro della cittadina collinare. La sfida al cattivo tempo è stata premiata. Dedicata all’imperatore Massimiliano I d’Austria - che nel 1518 concesse a Cormons l’esenzione dalle tasse per 7 anni in maniera da consentirle di risollevarsi dopo essere stata messa a ferro e fuoco dai veneziani -, quest’anno la manifestazione è stata simbolicamente dedicata anche alla memoria di Patrizia Caneparo, recentemente scomparsa è stata fin dall’inizio anima della Pro loco “Castrum Carmonis”. Lungo le vie del centro storico hanno sfilato tra due ali di folla quasi 400 figuranti. Nobiluomini, dame, signorotti, cortigiane, paggi, soldati di ventura, mercanti, contadini, falconieri, sbandieratori e giullari, per l’occasione sono arrivati da tutta la regione e dal Veneto. Nonostante i tagli economici – meno di 10mila euro spesi – il successo non è mancato. A sostenere l’ormai tradizionale festa cormonese sono stati il Comune, la Regione, la Fondazione Carigo e l’associazione delle Pro Loco. Ad aprire la giornata sono state le bancarelle degli antichi mestieri e dei lavori fatti a mano dove i più piccinini hanno potuto scoprire come veniva fatta la carta e l’antica arte degli scalpellini, ma hanno potuto anche cimentarsi in alcuni giochi di una volta. Nel primo pomeriggio l’animazione è stata affidata agli sbandieratori accompagnati dai tamburi. Non sono di certo passati inosservati i mercenari di Medeuzza che con le loro picche e, soprattutto, con i loro moschetti hanno saputo catalizzare l’attenzione del pubblico. Al corteo imperiale hanno partecipato anche gli sbandieratori e musici della Contrada Bastia di Noale, il Gruppo sbandieratori “Dama castellana” di Conegliano Veneto, i figuranti delle associazioni “Compagnie da Cjanorie” di Gemona e “La banda del Quaiat” di Romans e i gruppi storici di Cormons, Borgo Pracchiuso, Spilimbergo, Venzone e Città di Palmanova. Soddisfatto del risultato il presidente della Pro loco Steno Ferluga: «Anche se abbiamo cercato di economizzare al massimo ed eravamo preoccupati per il maltempo, lo spettacolo non è mancato e per fortuna nemmeno il pubblico ci ha tradito». Positivo anche il commento dei commercianti del centro. «Abbiamo lavorato molto bene, meglio che alla Festa dell’uva», assicura soddisfatta Giuseppina Medves del Caffè Europa guardando entrare e uscire dal locale decine di clienti.
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