Cormons città dei centenari: sono sei

Uno ogni quasi mille abitanti. Cinque donne e un uomo che ha già superato il traguardo delle 101 primavere
Italia Canciani
Italia Canciani

CORMONS. Sei centenari in una popolazione di soli 7700 abitanti. Una media di poco inferiore a un cormonese con alle spalle cento primavere ogni mille aresidenti. Che nella città collinare la qualità della vita fosse alta non è una novità è cosa nota, ma oggi emerge anche che l'aria buona, il vino ottimo e il valore gastronomico del territorio permettono anche di allungarla.

Sono ben sei infatti le persone (cinque donne centenaruie e un uomo che ha già superato le 101 primavere)che hanno superato i cento anni, secondo i dati forniti dall'ufficio anagrafe del Comune di Cormons: e sono tutte centenarie che hanno tagliato il traguardo del secolo nei primi dieci mesi dell’anno.

L'ultima in ordine di tempo è suor Rachilde Zuliani, che proprio oggi, attorniata dalle sorelle del ricovero per relgiose anziane di Rosa Mistica, nel centro della cittaidna, spegnerà le cento candeline festeggiata anche dal sindaco di Cormons, Luciano Patat. Il quale, solo pochi giorni fa, ha partecipato a un altro analogo evento: a raggiungere l'obiettivo dei 100 anni tondi tondi è stata infatti la cormonese doc Italia Canciani vedova Martellossi. Una donna molto conosciuta a Cormons.

La signora Italia, prima di raggiungere la meritata pensione, ha gestito assieme al figlio un'apprezzata bottega di tappezzeria e tendaggi in via Madonnina. Un’artigiana della qualità, si direbbe oggi mutuando lo slogan televisivo di una famosa fabbrica di divani.

La signora Italia è stata insomma uno dei primi punti di riferimento del panorama commerciale cittadino: generazioni di cormonesi la ricordano per la professionalità e la gentilezza nei confronti della clientela.

E in occasione del compleanno anche la parrocchia cormonese ha salutato la signora Italia con queste parole: «Arrivare ai 100 anni è un traguardo ma anche un dono che nostro Signore ha fatto in primo luogo a lei, ma di riflesso anche a tutti noi. È per tutti noi un esempio di vita. La sua lunga giovinezza è per la nostra comunità motivo di compiacimento che attesto con affetto», aveva sottolineato don Fausto Furlanut.

«Queste donne che raggiungono un traguardo così prestigioso come il secolo di vita sono tutte esempi della qualità della stessa che possiamo vantare a Cormons - commenta il sindaco Patat -. Evidentemente è vero che si mangia e si beve bene da noi, così come è verosimile che l'aria che respiriamo a Cormons ha una qualità migliore che in altri territorio». Ma il dato delle centenarie cormonesi si aggiunge a un altro dato emerso nei mesi scorsi riguardo la qualità della vita nel centro collinare: quei 57 bar e osterie che riescono tutti a convivere nel territorio comunale, segno che ai cormonesi piace stare in compagnia e non farsi mai mancare quel tajut capace forse di allungare la vita. Una volta era una mela al giorno, quella che toglieva il medico di torno.

Chissà che non ci siano anche altri segreti, a Cormons, per restare a lungo lontano dai malanni. «Quello della nonna? Essere sempre stata attiva e avere uno spirito positivo», afferma Lorena, nipote di nonna Italia. Un esempio, anche per tanti giovani di oggi.

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