Cormons, appello a demolire i cavalcavia

Il sindaco Luciano Patat caldeggia il loro abbattimento: «Sono ecomostri. Non c’è alcun interesse da parte delle Ferrovie per il loro riutilizzo». La rotonda all’incrocio Saldarini sarà completata entro primavera
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 02.12.2012 Cormons lavori rotonda Saldarini - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 02.12.2012 Cormons lavori rotonda Saldarini - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

CORMONS. Costruire la rotatoria e demolire i sovrappassi: il tutto in contemporanea. Onde evitare di vedere diluiti nel tempo i cantieri in una stessa zona. «Sarebbe stato bello...», ammette il sindaco di Cormòns Luciano Patat. Ma non è possibile. Mentre il cantiere che porterà alla realizzazione del rondò all’incrocio Saldarini è bell’e aperto e i lavori vanno avanti in maniera spedita, registra uno stop l’iter che avrebbe dovuto portare alla demolizione dei cavalcavia della linea ferroviaria (mai nata) Redipuglia-Cormòns.

«Sarebbe stata un’ottima idea vedere i due interventi procedere di pari passo - argomenta il primo cittadino di Cormòns -. Ma credo che la Provincia non abbia i soldi necessari per procedere alla demolizione di quei mostruosi sovrappassi. Sono consapevole che non tutti sono d’accordo con l’abbattimento dei manufatti ma dobbiamo prendere coscienza del fatto che là sopra non correrà mai una linea ferroviaria: le Ferrovie hanno dichiarato in lungo e in largo che quella tratta non è più di loro interesse, tant’è che hanno ceduto il tracciato alla Provincia». Quindi, Patat non può fare altro che caldeggiare l’intervento dell’ente intermedio. «Quelle strutture sono orribili e vanno smantellate», aggiunge.

Intanto, operai e ruspe continuano a lavorare per la realizzazione di una rotatoria al posto dell’incrocio Saldarini, alle porte della cittadina collinare. «In questi giorni, stanno procedendo con i lavori sui sottoservizi - argomenta Patat -. Credo che entro primavera la rotatoria sarà completata».

È innegabile e incontestabile che l'incrocio Saldarini (così com'è congegnato oggi) costituisca un punto nero della circolazione stradale a Cormòns. Lo stesso sindaco Patat, non più tardi di un mese fa, ha parlato di «realizzazione sacrosanta». Peraltro, la rotatoria avrà il merito di rendere più fluida la circolazione stradale: i semafori causavano inevitabilmente lunghe fermate e smog alle stelle. Capitava anche parecchie (troppe) volte che qualche auto sfrecciasse con il rosso con tutti i rischi facilmente immaginabili: con l'arrivo della rotonda, verrà data soluzione a tutte queste problematica. A Cormòns lo sanno e, proprio per questo, hanno caldeggiato la realizzazione dell'opera.

Non è un mistero che "Friuli Venezia Giulia strade" ha a disposizione 40 milioni garantiti da un mutuo sottoscritto da poco per la riqualificazione della Udine-Gorizia, della Pontebbana e della Latisana-Trieste. Le opere inserite dalla Regione nel piano da 40 milioni di euro non interessano soltanto l'eliminazione dei punti maggiormente pericolosi ma, più in generale, una «fluidificazione» del traffico.

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