Coppia di ipovedenti si perde nei boschi per cercare il cane che era scappato

Marito e moglie sono stati soccorsi dai vigili del fuoco nella zona di Imponzo: l’animale, caduto in un canalone, è stato salvato

ARTA TERME Si perdono nei boschi per rincorrere il cagnolino che era scappato. Brutta avventura per una coppia di ipovedenti residenti a Trieste, in villeggiatura ad Arta Terme. A riferirlo è il Messaggero Veneto. Si erano avventurati nei prati di Imponzo con il proprio cane Sunny, un meticcio di piccola taglia. Raggiunta la frazione di Imponzo, la coppia, vista la bella giornata, si è diretta verso la chiesetta di San Floriano.

Una volta sul posto, il loro cagnolino, dopo essersi sfilato dal collare, si è allontanato lungo un sentiero che si inerpica sino all’altopiano di Illegio perdendosi senza rispondere più ai richiami dei proprietari.

Preoccupato, l’uomo, ha lasciato la compagna nei pressi del sacello rassicurandola che sarebbe ritornato appena raggiunto il proprio cane e si è avventurato nei boschi alla ricerca di Sunny.

La donna, preoccupata per l’arrivo del buio, non avendo notizie del compagno, ha chiamato il numero unico di emergenza 112. Si è attivato così una decina di minuti più tardi un intervento di soccorso a persona che ha visto al lavoro i vigili del fuoco di Tolmezzo. Giunti con i loro mezzi alla chiesa di San Floriano, hanno trovato la donna preoccupata, ma illesa. I vigili del fuoco hanno iniziato a setacciare i dintorni percorrendo il sentiero che si inerpica sino alla frazione di Illegio.

Quando il buio oramai aveva invaso la valle, i soccorritori hanno avvistato lungo il sentiero l’uomo, privo anche di pila frontale, che aveva difficoltà a rientrare autonomamente. Un altro gruppo di soccorritori ha proseguito lungo il sentiero che porta a Illegio alla ricerca del cane Sunny. Mentre i vigili del fuoco, a causa dell’oscurità, valutavano la possibilità di raggiungerlo, Sunny rispondendo ai richiami dei suoi soccorritori è riuscito, grazie anche ai fasci di luce delle pile frontali dei pompieri che illuminavano lo scenario, a risalire la china, tanto da poter essere raccolto senza l’uso di corde ed imbraghi. —


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