Coppia di cigni reali mette su famiglia sull’Ospo
MUGGIA Cinque splendidi anatroccoli nati da pochissimi giorni, accompagnati alla scoperta della vita da mamma e papà. Una nuova famiglia di cigni reali si è formata in questi giorni nelle acque muggesane. Diventati subito star sui social, stanno scorrazzando allegramente nel Muggesano, al confine con le acque triestine, dove sono stati già visti più volte. Se negli anni scorsi le coppie di cigni reali erano soventi trovare la loro alcova in territorio sloveno, quasi sempre nel mese di maggio, quest’anno i due pennuti adulti hanno deciso di stabilirsi a Muggia. A raccontare i retroscena della nuova storia d’amore è Valdi Tiepolo, grande amante della natura: «Grazie anche all’ospitalità della società, sono riuscito a scattare le immagini dei cigni e dei loro cignetti dal pontile della società nautica di Rio Ospo, sito molto vicino al ponte sulla foce. Il nido era circa 30, 40 metri più in su rispetto allo squero. Una bella emozione». La nascita dei cuccioli nel vallone di Muggia, un tempo piuttosto raro, è un fenomeno che sta iniziando ad avere una certa costanza. Evidentemente questi animali, spesso provenienti dalle foci dell’Isonzo, hanno trovato un nuovo habitat in zona Ospo, che si conferma ambiente adatto ad ospitare varie specie animali, a cominciare dalle nutrie. I cigni sono erbivori e si nutrono di alghe, piante acquatiche ed erba vicina agli specchi d’acqua. Già di base sarebbe buona norma non dare da mangiare agli animali selvatici, in particolare però bisogna evitare di proporre loro spuntini di pane. La motivazione? I carboidrati non esistono in natura.
Tra gli alimenti consigliati, invece, la lattuga. Altra questione importante la privacy. I cigni, spesso erroneamente considerati domestici o quanto meno semidomestici, sono a tutti gli effetti animali selvatici. L’assessore Stefano Decolle, noto per il suo amore verso la natura e gli animali, conferma: «Con i cigni bisogna avere sostanzialmente la stessa delicatezza che si ha con gli orsi. Guai a disturbarli avvicinandosi troppo. Lasciamoli liberi di nuotare e siamone contenti, significa che il nostro ecosistema è accogliente e salubre».
Valdi Tiepolo, il “fotografo ufficiale”, spera «vivamente che le condivisioni, le faccine, i cuoricini e i “mi piace” in internet siano di buon auspicio per la crescita di questi cinque cuccioli e di incoraggiamento per nuove nascite sull’Ospo, in passato devastato dall’inquinamento».
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