COPENHAGENIl ricercatore triestino resta in cellaIl rettore Peroni: «Non è violento»

Luca Tornatore è ricercatore al Dipartimento di Fisica di Trieste e leader dell'Onda. Tre agenti lo accusano di aver lanciato una molotov durante gli scontri in occasione del vertice mondiale del clima di Copenaghen. Il rettore scrive all'Ambasciatore di Danimarca a Roma
VIDEO L'intervista al ricercatore Luca Tornatore
Manifestazione per Luca Tornatore sotto il consolato danese
Manifestazione per Luca Tornatore sotto il consolato danese
TRIESTE.
Oggi Luca Tornatore, il ricercatore universitario triestino arrestato a Copenhagen lunedì notte con l’accusa di avere lanciato una bottiglia Molotov durante gli scontri tra black-bloc e polizia danese, sarà visitato in carcere da un incaricato del Consolato italiano. I suoi amici stanno intanto cercando un avvocato di fiducia a cui affidare la sua difesa nel processo che sarà celebrato il prossimo 12 gennaio e che fin d’ora appare tutt’altro che semplice, viste le dichiarazioni concordi di tre agenti di polizia che l’hanno arrestato. Il regime di detenzione disposto martedì sera dal magistrato che ne ha convalidato il fermo è il più blando previsto dalla legge danese: l'astrofisico non è obbligato all’isolamento e a breve scadenza potrà ricevere ed effettuare telefonate.


L’ordinanza che lo costringe ad attendere il processo in stato di detenzione, con buona probabilità sarà impugnata davanti a un giudice che svolge le funzioni del nostro Tribunale del riesame. Ieri a Trieste in viale Miramare si è svolta nella tarda mattinata una manifestazione di protesta sotto la sede del Consolato danese. «Luca libero» si leggeva sui cartelloni esposti da una cinquantina di ragazzi no-global giunti anche da Udine e sorvegliati strettamente dagli agenti della Digos.


I manifestanti hanno chiesto di essere ricevuti per esporre le loro tesi ma il console onorario Francesco Slocovich non era in sede. Su Internet è stato intanto pubblicato un appello in favore dell'astrofisico triestino rinchiuso in carcere. Nel documento tra l’altro si legge: «Luca deve ritornare libero. È uno scienziato, uno di quelli che pensa che la scienza non sia neutra e chi di quei saperi vive, deve assumersi anche le proprie responsabilità. Questo lo ha portato a Copenhagen dove ancora una volta ha fatto da protagonista: era presente alle assemblee organizzative prima del vertice sull’ambiente; ha portato le sue competenze, la sua professionalità di scienziato che dei cambiamenti climatici si occupa e si preoccupa».


Il rettore dell'Università di Trieste Francesco Peroni ha scritto ieri all'ambasciatore di Danimarca a Roma Gunnar Ortman, in merito alla vicenda legata all'arresto di Copenhagen. Nel testo, Peroni definisce Tornatore «persona impegnata politicamente e civilmente. Tale impegno, a quanto risulta dalla mia esperienza, si è sempre manifestato con modalità rispettose delle regole democratiche». «La notizia dell'arresto - scrive Peroni nella lettera inviata anche al nostro Ministero degli esteri - sta destando viva impressione tra coloro che operano e studiano in questo ateneo».

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