Coop, anche le srl immobiliari sotto il controllo di Consoli
Da ieri le società immobiliari delle Coop operaie - la Cotif Srl e la Folium Srl, proprietarie di una serie di locali delle Torri d’Europa oltre che del supermercato e del negozio Mediaworld - sono di fatto controllate direttamente dall’amministratore giudiziario Maurizio Consoli che ne potrà disporre nell’ambito delle trattative con la Coop Nordest. Trattative che si concluderanno entro la data limite del primo dicembre, come ha disposto il collegio del Tribunale civile presieduto da Arturo Pucciotto.
Il via libera è stato disposto da Federico Frezza e Matteo Tripani: i due pm hanno revocato il decreto di sequestro preventivo che era stato disposto all’indomani della richiesta di fallimento delle Cooperative operaie per un dissesto di oltre 30 milioni di euro, che aveva causato il blocco del prestito sociale per circa 103 milioni. Contro questo provvedimento della Procura l’avvocato Alfredo Antonini, difensore dell’ex presidente Livio Marchetti e di Augusto Seghene, ritenuto da Frezza e Tripani l’amministratore di fatto delle Cooperative operaie (Marchetti e Seghene sono entrambi indagati per bancarotta), aveva promosso un’istanza di dissequestro appellandosi al Tribunale del riesame presieduto da Filippo Gulotta.
Il pericolo ipotizzato dalla Procura al momento del sequestro (ieri appunto revocato) era infatti che qualche amministratore delle due partecipate potesse disporre dei beni che di fatto fanno parte della partita giudiziaria delle Cooperative operaie stesse. Ora questo pericolo non c’è più. Il semaforo verde della Procura al dissequestro è scattato, da quanto appreso, come conseguenza dell’operazione di rinnovamento dei due Cda delle società controllate al 100 per cento dalle Coop Operaie.
Infatti nei giorni scorsi l’amministratore giudiziario in forza dei suoi poteri ha iniziato a formalizzare le revoche dei componenti dei vecchi Cda di Folium e di Cotif. Proprio alla Cotif immobiliare, costituita ad hoc, nel 2010 erano stati conferiti una serie di proprietà e immobili allo scopo di - secondo la Procura - «gonfiare il patrimonio netto e rientrare (ma solo fittiziamente) nei parametri del prestito sociale».
Le quote della Folium erano state date in pegno al Consorzio cooperativo finanziario di Reggio Emilia per ottenere una tranches del prestito di 8 milioni di euro da parte delle Cooperative operaie prima della richiesta di fallimento da parte della Procura. La Procura prudenzialmente si sta comunque apprestando a formalizzare un nuovo sequestro preventivo riferito solo agli immobili delle due società. Un provvedimento questo che però non blocca l’operatività dell’intervento di risanamento attuato da Consoli.
Dalle visure della Camera di commercio emerge che il Cda di Cotif era presieduto da Livio Marchetti, che ricopriva la stessa carica nel Cda delle Cooperative operaie. Il consiglio d'amministrazione della Cotif è stato composto da Marcello Canciani, Gianfranco Orel e Salvatore Dore. Il nome di Michela Raffaelli compare con la qualifica di revisore unico (ora ex). L’altra partecipata, la Folium Srl è stata fondata nel 2008. Anche questo Cda è stato presieduto sempre da Livio Marchetti. Consiglieri (ora ex) risultano Pier Paolo Della Valle, Aldo Crevatin, Fulvio Vallon e Dario Parisini. Revisore unico è stato Antonio Collini.
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