Contromano sulla Grande viabilità Due giovani morti, quattro i feriti

All’improvviso, nel buio della notte, sono spuntati due fari. Si avvicinavano velocissimi. Lo schianto è stato inevitabile. È stata come una bomba devastante.

È successo poco prima dell’una dell’altra notte lungo la Grande viabilità all’altezza dell’Italcementi. Coinvolte nel terribile schianto una Nissan Qashqai con cinque amici a bordo e una Golf che, dopo aver imboccato dalla parte sbagliata, probabilmente dallo svincolo di Valmaura, si è immessa contromano sulla Gvt.

Il bilancio è agghiacciante. Due i morti, il conducente della Nissan, Luca Sussich, 35 anni e Valentina Gherlanz, 36 anni, che sedeva dietro. Quattro i feriti. I fratelli Vittorio e Lorenzo Calafato, di 36 e 32 anni, e Ilaria Pecchiar, 18 anni. E il conducente della Golf. Si chiama Josif Jitaru Celestin, 33 anni, cittadino rumeno. Il suo nome da ieri sera è iscritto nel registro degli indagati. È accusato dal pm Lucia Baldovin di omicidio stradale aggravato. Ma bisogna aspettare i risultati delle analisi, perché al momento non si conosce se aveva bevuto alcol prima di mettersi al volante. Vittorio Calafato e l’automobilista rumeno sono ricoverati in Rianimazione in condizioni definite gravissime. Lorenzo Calafato e la ragazza diciottenne hanno subito lesioni guaribili in 40 giorni e fortunatamente non sono in pericolo di vita.

Le due vetture, secondo i primi rilievi, viaggiavano a non meno di 100 chilometri all’ora. Questo significa che l’impatto è avvenuto a 200 chilometri all’ora.

Tutto è successo all’improvviso, in un attimo. È accaduto mentre pioveva, subito dopo una curva a sinistra. Ma capire come tutto questo possa essere accaduto non è stato facile per gli agenti della Polizia stradale che fino all’alba hanno effettuato i rilievi di legge. Quando sono arrivati c’erano solo dei rottami. Alla fine si è capito: la Nissan è stata centrata dalla Golf nella parte anteriore sinistra e poi le due auto hanno ruotato di 180 gradi sbattendo violentemente contro il guard rail. A dare l’allarme sono stati alcuni automobilisti che poco dopo lo schianto sono transitati sull’altra corsia.

Le immagini dei rottami sparsi lungo la Gvt - questa la scena che si è presentata ai primi soccorritori - lasciano immaginare quello che è stato un impatto devastante. Pezzi di motore e di lamiere contorte erano sparsi per un raggio di una cinquantina di metri. Poi, gli ammassi aggrovigliati di lamiere illuminati dalle fotoelettriche che hanno messo a giorno il luogo dell’incidente. Ed è stato in quel momento che è stato trovato riverso sull’asfalto il corpo senza vita di Valentina Gherlanz. È stata sbalzata, a causa della violenza dell’impatto che, come poi gli agenti hanno ricostruito, è avvenuto proprio dalla parte sinistra della vettura sulla quale viaggiava.

Sul posto tre ambulanze e due auto mediche: sono stati utilizzati tutti i mezzi disponibili del 118. Quindi sono giunti i vigili del fuoco. E sono stati i pompieri a estrarre dalla morsa delle lamiere contorte il corpo senza vita di Luca Sussich, il conducente della Nissan Qashqai. Sul luogo dell’incidente sono arrivate quattro pattuglie della Polizia stradale.

I feriti sono stati trattati sul posto. Quelli più gravi, il conducente della Golf e il passeggero della Nissan, sono stati sottoposti a terapia d’emergenza. A entrambi è stata praticata la respirazione artificiale. Poi le ambulanze si sono dirette a Cattinara.

Non sono stati trovati segni di frenata sull’asfalto. Solo alcuni profondi “graffi” causati dalle lamiere che sono entrate per alcuni centimetri nel manto stradale. Così è emerso quello che all’inizio era stato inizialmente solo ipotizzato. La Golf condotta da Josif Jitaru Celestin si era immessa contromano sulla Gvt entrando probabilmente dallo svincolo di Valmaura. È stato un tragico errore che è costato due vite.