Controlli sulla Ferriera: l’Arpa diffida il Comune di Trieste
TRIESTE A mezzogiorno di un sabato agostano l’Arpa, acronimo di Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ha chiamato caffè sull’intero, spigoloso dossier Ferriera. Per la prima volta davanti a microfoni e telecamere.
Anzi, di caffè il direttore Luca Marchesi, accompagnato dai dirigenti Franco Sturzi e Fulvio Stel, ne ha chiamati addirittura sette, offrendoli in un clima reso effervescente dalla vivace presenza di esponenti delle associazioni “No smog” e “Comitato 5 dicembre”.
Il primo caffè per ribadire la “terzietà” nei confronti degli enti territoriali, la competenza professionale e tecnica nelle misurazioni e nell’adozione degli standard operativi e scientifici. Il secondo, a seguire immediatamente il primo, per avvertire il Comune di Trieste che non è necessario installare nuove strumentazioni, perché Arpa è l’unico soggetto abilitato a raccogliere e a verificare i dati ambientali.
Il terzo per ricordare che la qualità dell’aria, in termini di benzo(a)pirene e di Pm10 (polveri sottili), è migliorata in seguito agli interventi realizzati da Siderurgica Triestina, società del gruppo Arvedi. Il quarto per chiarire che l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) non è un testo sacro, ma che è suscettibile di nuove e ulteriori prescrizioni, a seconda di come evolveranno situazioni e controlli. Un documento «dinamico», uno dei più avanzati in Italia, lo ha definito Franco Sturzi, documento che sarà sottoposto a verifica al termine del primo anno.
Il quinto per sottolineare come la Ferriera di Servola non sia mai stata sottoposta a tanti controlli come in questa fase: per il 2016 sono previste 4 visite annue, un numero decisamente superiore a quello in genere programmato per realtà industriali. Due sono già state compiute, una è in corso. I funzionari dell’Arpa hanno effettuato oltre 30 accessi nello stabilimento.
Il sesto per spiegare che la Ferriera produce a regime ridotto, perchè la stessa Arpa non ritiene ancora sufficienti le performance degli interventi ambientali effettuati dall’azienda sulla cokeria e sull’altoforno. Esige una migliore qualità gestionale degli impianti, prima di autorizzare livelli più elevati di produzione.
Il settimo per evidenziare che un conto è il rispetto degli indicatori previsti dall’Aia, un altro conto sono l’effettiva vivibilità di Servola e la percezione dei residenti. Sono cose distinte, sulle quali però bisogna lavorare per cercare di renderle, quanto più possibile, reciprocamente compatibili.
L’architetto Marchesi, che dirige l’Arpa Fvg dal 1° gennaio 2015 dopo oltre vent’anni trascorsi tra Regione e Arpa Lombardia, si è diviso i compiti dell’inedita comunicazione con Sturzi e Stel. Nella sua introduzione ha esposto il medagliere del battaglione: la missione di «validatore indipendente» dell’Arpa, i 200 professionisti operanti nell’Agenzia, il fatto che raccolta e valutazione dati possono essere svolte solo dall’organismo regionale, come di recente ha confermato la legge 132/2016. Arpa viene “vigilata” da enti europei e si avvale di un comitato scientifico al quale partecipano Sissa e le Università triestina e udinese.
Marchesi ha inteso così replicare all’intenzione del Comune di Trieste di acquistare centraline “in proprio” per acquisire un’autonoma capacità statistica: il direttore ha espresso dubbi sulla legittimità di una decisione di questo tipo, contestando l’ipotesi di un “affiancamento”. «I dati eventualmente raccolti dal Comune - ha precisato - avrebbero un valore conoscitivo, ma non ufficiale».
L’illustrazione di alcuni grafici, da parte di Fulvio Stel, ha rappresentato il momento di maggiore tensione con i rappresentanti dei comitati. Che contestano l’effettività dei miglioramenti relativi ai valori ambientali: contestano, per esempio, che vengano assunti, come “asticella” quantitativa, i 70 microgrammi per la misurazione delle “polveri sottili”. Asticella ritenuta troppo clemente per l’azienda.
Stel ha annunciato, in materia di trasparenza comunicativa, che da ieri i dati sull’inquinamento sono stati inseriti nel sito “on line” dell’Arpa. E Marchesi ha assicurato i comitati che saranno predisposte specifiche occasioni di confronto.
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