Stretta sui controlli nelle strutture ricettive a Trieste: denunce e sanzioni
Dal 2023 scovate 19 strutture abusive e denunciati quattro titolari per non aver comunicato il nome degli ospiti

La Polizia locale di Trieste da gennaio 2023 a oggi ha effettuato controlli in 280 strutture ricettive, 120 delle quali solo da gennaio di quest’anno. In totale sono emerse 19 strutture abusive (prive di Scia, Segnalazione certificata di inizio attività), 8 senza il Sin e 2 per non avere i dispositivi di sicurezza quali il rilevatore del gas e gli estintori. Quattro titolari sono stati invece denunciati per non aver comunicato alla Questura i nomi dei loro ospiti.
La Polizia Locale di Trieste esercita l’attività istituzionale di controllo nei settori commerciali e tributari attraverso il Nucleo di Polizia commerciale ed accertamenti Tributari (Npc), composto da 11 operatori.
Data la forte crescita del turismo negli ultimi anni, la Polizia locale entra in gioco per verificare che le strutture ricettive rispettino le leggi oltre che accertare eventuali fenomeni di abusivismo.
“All’interno dello svolgimento dell’attività di controllo – ha dichiarato il Comandante della Polizia Locale, Walter Milocchi – abbiamo riscontrato attività abusive, che non avevano dato cioè comunicazione di inizio attività al Comune, oppure in altri casi strutture che erano formalmente a posto, ma in cui non erano stati installati il rilevatore di monossido di carbonio o l'estintore e infine in qualche caso che non avevano comunicato alla Questura i nomi degli ospiti”.
In linea generale, per esercitare l'attività di struttura ricettiva, il gestore deve presentare la Scia al Comune. Successivamente e su richiesta dell’interessato, il Ministero del Turismo rilascia il Codice identificativo nazionale (Cin) che dovrà essere esposto fuori dai locali e sugli annunci in rete.
A maggiore tutela del consumatore è online la banca dati nazionale delle strutture ricettive e delle locazioni brevi/turistiche, di facile consultazione. Il gestore, poi, ha l’obbligo di identificare i suoi ospiti di persona e di comunicare i nominativi alla Questura entro 24 ore, conservando per 5 anni le ricevute di avvenuta comunicazione.
Riproduzione riservata © Il Piccolo