Controlli anti-borseggi al Capodanno in piazza
GORIZIA. Saranno predisposti anche accurati controlli anti-borseggi questa notte in piazza Vittoria, a Gorizia, dove è in programma la festa di Capodanno. Ad annunciarlo Prefettura e Questura che hanno anche predisposto una nota per illustrare i proncipali provvedimenti in vigore questa notte per la tutela della sicurezza. «In occasione delle iniziative organizzate dall’amministrazione comunale di Gorizia per i tradizionali festeggiamenti di fine anno (che avranno luogo, come di consueto, in piazza Vittoria), sono stati predisposti, con il concorso dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia locale, dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, articolati servizi di ordine e sicurezza pubblica per garantire il sereno e pacifico svolgimento degli spettacoli in programma», spiega la Questura, Che aggiunge: «Le forze dell’ordine sovrintenderanno all’attività di prefiltraggio effettuata da un adeguato numero di operatori formati e finalizzata ad impedire l’introduzione, nella piazza interessata dai festeggiamenti, di oggetti contundenti, strumenti atti ad offendere o pericolosi per la pubblica incolumità, oltre ad apparati propagatori di gas nebulizzati di qualsiasi natura (ad esempio lo spray al peperoncino), fuochi artificiali, giocattoli pirici e materie esplodenti in genere, come altresì previsto dalle relative ordinanze sindacali»
Oltre all’impiego di personale in uniforme, la prevista presenza di operatori in borghese garantirà l’effettuazione di un’attenta attività preventiva (ed eventualmente repressiva) di azioni delittuose, in particolare dei reati contro il patrimonio. «Lo sforzo profuso dalle forze di polizia può, tuttavia, non essere sufficiente ad evitare spiacevoli episodi delittuosi, come furti con destrezza o scippi, in circostanze di un massiccio afflusso di persone in un luogo pubblico. Pertanto, la Polizia di stato invita a porre in essere tutte le forme basilari di autotutela utili alla prevenzione dei più comuni reati», conclude la nota della Questura di Gorizia.
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