Controlli alla frontiera di Trieste, due arresti a Fernetti
Nel pomeriggio di domenica la polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino albanese di 34 anni perché, pur essendo stato espulso per dieci anni, era rientrato in Italia privo della necessaria autorizzazione ministeriale. Il suo comportamento era, tra l’altro, recidivo, avendo già violato in passato le prescrizioni imposte.
Personale della Volante del Commissariato di Duino Aurisina, impegnato nel controllo del territorio, ha controllato a San Giovanni di Duino, con direzione l’ex confine italo-sloveno di Fernetti, un pullman di linea diretto da Milano in Albania.
A bordo è stato rintracciato anche un altro suo connazionale del 1984, anch’egli rientrato in Italia dopo la sua espulsione e prima dei cinque anni imposti, senza aver chiesto la necessaria autorizzazione ministeriale. L’uomo è stato denunciato.
I due sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica.
Operazione molto simile la scorsa notte per i Carabinieri del Radiomobile di Aurisina.
I militari, nel corso di un servizio di retrovalico svolto a Fernetti, hanno rintracciato un 31enne rumeno destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Termini Imerese (PA).
Viaggiava su un autobus di linea diretto in Francia e, ai carabinieri che lo hanno fermato per identificarlo, ha riferito di essere diretto in Provenza per partecipare all’imminente raccolta delle pesche.
I militari, approfondendo le verifiche sul suo conto, hanno però scoperto che nel 2013 era stato emesso un provvedimento restrittivo nei suoi confronti, relativo a una serie di furti perpetrati nei cantieri disseminati lungo le autostrade.
L’uomo, assieme ad altri componenti di una banda dedita a reati contro il patrimonio, faceva razzia di taniche di carburante e utensili lasciati incustoditi nei depositi dei cantieri.
I carabinieri lo hanno quindi dichiarato in arresto e, a conclusione delle formalità di rito, lo hanno condotto al Coroneo, dove sconterà una pena.
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