Contro la gru, danni a Nave Italia
L’impatto vicino all’ormeggio, piegata la sommità dell’albero di trinchetto
Naso all’insù, occhi puntati sull’albero di trinchetto di “Nave Italia”, il brigantino-goletta, ormeggiato da sabato al molo Pescheria, sulla banchina gestita dal Marina San Giusto.
L’alberetto di controvelaccino, la parte sommitale dell’albero di trinchetto, è vistosamente piegato all’indietro. È questo il risultato dell’incontro fortuito con il braccio d’acciaio dell’altissima gru che opera da mesi sul molo Bersaglieri, all’interno del cantiere edile aperto alla Stazione Marittima.
L’impatto è avvenuto quando lo scafo di “Nave Italia” stava raggiungendo l’ormeggio e nessuno ha pensato che fosse in agguato un’interferenza tra la sommità dell’albero di trinchetto con la gru. Del resto imbarcazioni a vela di queste dimensioni e altezze scelgono piuttosto raramente Trieste come approdo; inoltre le gru possono ruotare il laro braccio a 360 gradi. Sfortuna ha voluto che accadesse qualcosa che nessuno aveva previsto.
Va aggiunto che l’altezza dell’albero di trinchetto, quello con i pennoni e le vele quadre, è minore dell’albero di maestra, “armato” con vele auriche. Se fosse stato quest’ultimo a impattare con il braccio della gru, i danni avrebbero avuto una maggiore estensione e gravità.
Ora sarà necessario un intervento che non si annuncia facile, se non altro per l’altezza alla quale dovranno lavorare gli operai per riportare in “asse” l’alberetto di controvelaccino, controllando anche la tensione di tutte le sartie.
La decisione sulle riparazioni spetta in un verso al comandante Massimo Antonio Polacci, nell’altro all’armatore di Nave Italia, lo Yacht Club italiano di Genova.
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