Contro il caro-petrolio in Carso si ruba la legna da ardere

di Claudio Ernè DUINO AURISINA Ladri di legna da ardere. È questa la nuova “figura criminale” che sta prendendo piede sul Carso a causa degli ormai improponibili prezzi del gasolio da anni in...

di Claudio Ernè

DUINO AURISINA

Ladri di legna da ardere. È questa la nuova “figura criminale” che sta prendendo piede sul Carso a causa degli ormai improponibili prezzi del gasolio da anni in costante e aumento al di là e al di qua del confine. Alberi e arbusti vengono faticosamente segati e raccolti in cataste, lasciate dai proprietari sui propri terreni in attesa del momento adatto per finire nelle stufe e nei caminetti. Da qualche tempo c’è anche chi compie indiscriminati prelievi del legno da ardere di altrui proprietà. È accaduto a Ternova Piccola, in Comune di Duino Aurisina, dove una famiglia si è trasformata in nucleo investigativo ed è riuscita a scoprire e bloccare un artigiano che col figlio minorenne stava procedendo al prelievo. La legna prelevata dalla catasta veniva caricata nel bagagliaio di una vettura penetrata nel terreno dei derubati.

La vettura è stata bloccata perché la mulattiera non consentiva il passaggio di due auto. Poi chiamati col telefonino sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Aurisina. Chi stava effettuando il “prelievo” è stato portato in caserma, identificato e denunciato per furto aggravato. Della vicenda della legna più o meno secca ora si sta occupando il Tribunale. Rovere, roverella, carpino bianco e carpino nero, secondo la consulenza tecnica effettuata da un botanico. La migliore legna da ardere,reperibile sul mercato perché non lascia residui resinosi ed è molto lenta a consumarsi. Il valore del carico trovato nel bagagliaio dell’auto dell’artigiano, supera di poco i 50 euro. Sta di fatto che i proprietari si sono costituiti parte civile con l’avvocato Alberto Coslovich: chiedono di esser risarciti anche per tentare di mettere fine a una serie di altri prelievi di legna rimasti impuniti. L’artigiano e il figlio che volevano riscaldarsi a spese dell’altrui catasta di carpino, hanno affidato la loro difesa all’avvocato Luca Maria Ferrucci. «Credevamo che quel legno non appartenesse a nessuno: era abbandonato a lato di un terreno non recitando e senza indicazioni di proprietà» hanno spiegato nell’interrogatorio subito davanti ai carabinieri. «Noi per tagliare tutti quel legno e ridurlo alle dimensioni adatte ad una stufa abbiamo faticato per giorni. Prima con la motosega, poi con la scure» hanno ribattuto i derubati. Tra gli avvocati della due parti in lite è in corso un tentativo di mediazione. Legna da ardere, legali al lavoro.

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