Contributi del Comune di Trieste a chi non paga le bollette
TRIESTE Una misura anti-congiuntura che dura dal 2012 ed è giunta al terzo rinnovo, perchè le situazioni di difficoltà economiche per le famiglie purtroppo perdurano. Il Comune triestino ha definito con le controllate territoriali del gruppo Hera, gruppo di cui è azionista, la conferma - lungo un ulteriore triennio - di una serie di ammortizzatori tariffari tesi ad attenuare l’effetto-bolletta.
Fino al 2019 le misure saranno di due tipi: possono evitare la sospensione del servizio acqua-luce-gas per morosità e possono diluire i pagamenti attraverso un sistema di ratei. Coinvolte “sul campo” AcegasApsAmga ed EstEnergy (Hera 51%, Ascopiave 49%). La bolletta non deve essere inferiore ai 150 euro, altrimenti il Comune non entra in azione.
L’iniziativa era stata deliberata dalla giunta il 29 dicembre scorso con l’atto numero 733 ed è stata illustrata ieri mattina nel salotto azzurro della residenza municipale dal sindaco Roberto Dipiazza, dall’assessore comunale al Welfare Carlo Grilli, dal direttore generale di AcegasApsAmga Roberto Gasparetto, dall’amministratore delegato di EstEnergy Albino Belli.
Grilli, insieme al direttore dell’area Mauro Silla, ha ricordato i numeri relativi al 2016: sono stati impiegati poco meno di 80 mila euro a favore di 209 famiglie. Base organizzativa degli interventi sono gli uffici territoriali sociali dell’amministrazione: la più gettonata è risultata la sede di via Pascoli (Barriera Vecchia) con 91 utenti, ai quali sono andati in media 338 euro; è seguita via del Roncheto (Servola-Valmaura) con 51 richiedenti, ai quali però è spettata una rilevante media di 595 euro; via dei Moreri (Roiano) ha raccolto 40 domande con una media di 248 euro; in via Locchi (San Vito-Campi Elisi) si sono rivolti 27 nuclei familiari per una spesa media di 338 euro.
Alla luce di questi dati, si può dire che il sostegno comunale a fondo perduto sia ammontato a una media di circa 400 euro/famiglia. Il quadro degli aiuti, fortemente concentrato su alcune zone del Centro e sulla periferia Sud, contribuisce a rimarcare la mappa del disagio sociale triestino. AcegasApsAmga stima che l’intervento del Comune contribuisca a gestire il 15% dell’utenza morosa, valutabile in oltre 2000 casi complessivi.
La consistenza dell’aiuto si è comunque ridotto rispetto al 2012, anno in cui questo sostegno aveva esordito. Allora - ricorda Silla - vi furono alcune centinaia di interventi che comportarono un monte-erogazioni superiore ai 200 mila euro, ma non era ancora scattato il limite dei 150 euro. Sempre dagli uffici comunali si precisa che in realtà la cifra, destinata ad affrontare il pressing-bolletta, sia probabilmente più elevata, in quanto è presumibile che una parte dei sussidi ordinari/straordinari municipali venga utilizzata dai percipienti per saldare il conto di acqua-luce-gas.
Il meccanismo funziona in modo semplice. Se l’utente in difficoltà economica rischia il distacco della fornitura per il mancato pagamento di più bollette e ha ricevuto un avviso di sospensione, può rivolgersi al Servizio sociale comunale che corrisponde alla società l’importo dovuto; nel caso che lo stanziamento fosse insufficiente, l’utente avrà modo di trattare un piano di rientro per il debito residuo. Qualora invece non vi sia morosità acclarata, l’utente con Isee fino a 7500 euro può concordare con gli uffici comunali un piano di rateizzazione fino a 6 rate, diluibile - novità di stagione - fino a 9 rate in presenza di situazioni di particolare indigenza. Le famiglie con Isee tra 7500 e 15 mila euro potranno rivolgersi direttamente all’azienda, dopo che il Comune avrà segnalato il nominativo alla stessa società fornitrice.
Il rinnovo del protocollo operativo, giunto alla terza edizione, è stato salutato da generale plauso. Soddisfatto Dipiazza, memore di quando negli scaffali dei suoi negozi difettassero frequentemente le candele, a testimonianza di tante bollette inevase. Sul fronte aziendale Gasparetto e Belli si sono soffermati sulla concessione di maggiori diluizioni di pagamento, riferendosi alla possibilità delle 9 rate, citata in precedenza.
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