Contratti scaduti e prorogati senza gara: l’Apt consegna i documenti in Procura
MONFALCONE La gestione delle assegnazioni di servizi, lavori e forniture dell’Apt è stata sottoposta all’attenzione della magistratura. Si tratta dei contratti con i fornitori attraverso cottimo fiduciario (con la nuova normativa trasformati in affidamenti diretti) o accordi quadro, a partire dal 2009, prorogati dal 2014 fino al 2019. Durante questo lasso di tempo allo scadere dei contratti non sarebbe stata espletata alcuna gara, mantenendo le stesse società. A rivolgersi alla Procura di Gorizia, ma anche alla Corte dei conti, è stata l’Azienda ora socio nell’ambito della compagine Tpl Fvg Scarl, vincitrice dell’appalto in ordine al Trasporto pubblico locale, bandito dalla Regione. Era l’epoca della presidenza di Paolo Polli, alla quale era seguita quella di Sara Cumar.
Un consulente tecnico, esperto in materia, ha analizzato dati e modalità amministrative pregresse gestite dall’Ente pubblico. Sulla scorta della relazione prodotta, è stata così presentata agli organi giudiziari una specifica segnalazione. Sulla questione la presidente dell’Apt, avvocato Caterina Belletti, mantiene un netto riserbo. Nessuna dichiarazione in merito, limitandosi ad osservare che questi argomenti non sono oggetto di dichiarazioni sulla stampa, ma sono riservati, per competenza, agli organi collegiali, Consiglio di amministrazione e Assemblea dei soci. Sul tappeto, comunque, ci sono gli affidamenti di servizi, lavori e forniture attraverso rinnovi “automatici” e ripetuti dei contratti ai fornitori, per i quali non sarebbero state meglio chiarite le previste motivazioni. Modalità che risulterebbero non in linea con il principio di rotazione, come contemplato dal Regolamento interno per lavori, servizi e forniture di cui si è dotata l’Apt, assieme anche al Codice etico e al Modello organizzativo. Il tutto sia in ordine alle proroghe, sia ai contratti conclusi con il cottimo fiduciario.
In particolare il periodo preso in considerazione è tra il 31 dicembre 2014 ed il 31 dicembre 2019, nell’arco del quale non sarebbero state esperite le gare d’appalto e negoziate. Nessuna procedura per la stipula di nuovi contratti. Si parla di 35 contratti con 29 fornitori eseguiti tra il 2009 e il 2014, a fronte di regolare primo affidamento, che sarebbero stati successivamente prorogati, due fino al 31 ottobre 2019 e tutti gli altri fino al 31 dicembre dello scorso anno.
C’è un ulteriore aspetto posto all’attenzione. Riguarda contratti conclusi con procedura a cottimo fiduciario per uno stesso servizio attraverso tre gare negoziate, anziché in un’unica soluzione contrattuale. Tre assegnazioni distinte e diverse, sarebbe pertanto emerso, con contratti biennali in scadenza al 31 dicembre 2014 e seguite poi sempre da altrettante proroghe fino al 31 dicembre 2019. E ancora, risulterebbe un altro contratto concluso con cottimo fiduciario e a scadenza al 31 dicembre 2014, prorogato al 31 dicembre 2019.
In termini economici, secondo i dati raccolti e resi disponibili, a fronte di tre contratti assegnati con regolare bando di gara in scadenza al 31 dicembre 2014 per complessivi 539 mila euro circa, le proroghe fino a fine 2019 avrebbero un valore complessivo di circa 1.590.000 euro. Quanto ai contratti in cottimo fiduciario, le quattro procedure di gara negoziate del valore complessivo di circa 420 mila euro, attraverso le proroghe fino al 31 dicembre 2019 sarebbero costate complessivamente 1.540.000 euro.
Sarebbe stato inoltre rilevato che i tre contratti stipulati in seguito alle distinte gare negoziate, con scadenza al 31 dicembre 2014, avrebbero un valore complessivo di 341 mila euro, rispetto ad una base d’asta di circa 379 mila euro complessivi.
Le motivazioni addotte all’epoca dall’Apt, come sarebbe emerso per alcune proroghe di contratti, in base agli elementi forniti, avrebbero fatto riferimento al contenzioso scaturito a seguito della gara che era stata bandita dalla Regione Friuli Venezia Giulia per l’affidamento del servizio di Trasporto pubblico locale ad un nuovo soggetto, risultata poi vincente la Tpl Fvg Scarl.
Secondo la consulenza tecnica commissionata dal nuovo Consiglio di amministrazione dell’Apt, l’Azienda allora avrebbe invece potuto e dovuto comunque procedere con nuove gare, tenendo conto dei tempi della giustizia, il contenzioso infatti era durato anni, conclusosi la scorsa estate.
L’analisi svolta avrebbe evidenziato situazioni di «ipotetica violazione» del Codice dei Contratti Pubblici, nonché dei Regolamenti interni e del Codice etico dell’Apt, ipotizzando anche «violazioni sotto il profilo penale». È un dato di fatto, com’è è stato rilevato, che perseguendo la modalità delle proroghe dei contratti alle società già affidatarie di servizi, lavori e forniture, si esclude la rotazione e quindi la possibilità ad altre aziende di poter concorrere agli appalti. Le proroghe, verrebbe sempre ipotizzato, avrebbero assunto la forma di affidamenti diretti, senza invece provvedere alle gare aperte alla partecipazione di più concorrenti.—
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