Contrabbando di gasolio tra Slovenia e Puglia: sei denunce
GORIZIA La Guardia di finanza di Gorizia ha denunciato sei persone per i reati di sottrazione al pagamento dell’accisa sugli oli minerali e irregolarità nella circolazione. Sono tutti ritenuti contrabbandieri di gasolio.
Nelle scorse settimane due pattuglie delle Fiamme gialle, vicino al casello autostradale di Monfalcone, hanno intercettato un autoarticolato il cui conducente - con numerosi precedenti penali - alla richiesta di indicare l’origine, la destinazione e l’oggetto del viaggio, ha riferito di provenire da Maribor, in Slovenia, di essere diretto a Bari e di trasportare rifiuti liquidi industriali sotto il nome di ’lubriform’.
La Guardia di finanza ha quindi pedinato il camion, giunto due giorni dopo in Puglia. Qui il mezzo, dopo essere uscito al casello di Canosa di Puglia, non si è diretto a Bari, ma nelle campagne di Cerignola, all’interno di un’impresa di commercio all’ingrosso di frutta e ortaggi. Una volta dentro, le Fiamme gialle hanno scoperto un distributore abusivo di carburante, grande circa 100 metri quadri, con tanto di cisterne, pompe, contalitri e pistola erogatrice.
Al momento dell’ingresso della Finanza nell'azienda erano presenti cinque persone che, utilizzando un carrello elevatore, stavano aiutando l’autista a scaricare dall’autoarticolato i 26 fusti di gasolio, ciascuno da 1.000 litri, e a travasarlo nelle cisterne vuote. Il deposito è stato quindi sequestrato, così come le attrezzature, l’autoarticolato e tutti i 26 litri di carburante. I sei sono stati denunciati a piede libero.
Contestati anche i reati di mancato possesso del certificato di prevenzione incendi e frode in commercio visto che, a seguito di analisi chimiche, il gasolio non è risultato composto al 100% da gasolio, ma anche da olio pesante e olio vegetale, idoneo comunque a garantire la carburazione dei motori diesel ma nel tempo destinato ad arrecare danni irreparabili.
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