Conto alla rovescia in Carso per la vendemmia perfetta

I produttori, da Sgonico a San Dorligo, scommettono su un’annata «irripetibile» La raccolta dovrebbe partire in anticipo. L’unico ostacolo sono tassi e cinghiali
Di Maurizio Lozei

TRIESTE. È un coro unanime. Se il bel tempo terrà botta ancora per qualche settimana, l’annata vinicola triestina targata 2015 avrà il sapore della leggenda, in linea con quanto sta accadendo in gran parte della penisola. Sono tutti concordi i viticoltori della provincia, dopo aver oltrepassato quel passaggio a livello di Ferragosto che porta direttamente e alquanto velocemente al traguardo della vendemmia. «Rispetto alla mediocre annata 2014 – spiega Noris Vesnaver, sommelier, donna del vino e produttrice a Samatorza – quest’anno vi sono tutte le premesse per una vendemmia eccezionale. Caldo e sole non hanno creato problemi anche perché l’acqua non è mancata. Le nostre viti non sono giovani, pertanto l’apparato radicale ben esteso ha potuto pescare l’umido anche nei periodi più roventi. Solo in alcuni casi abbiamo provveduto un’irrigazione di soccorso ma, ribadisco, non vi sono stati problemi dovuti alla siccità. Prevedo la raccolta dell’uva con qualche anticipo rispetto le medie».

«Le aspettative per dei vini di livello assoluto sono giustificate - afferma Matej Skerlj, viticoltore di Sales e presidente dell’Associazione viticoltori del Carso – perché sin dalla scorsa primavera tutto è filato per il verso giusto. L’uva è sana, bella, ci sono fondate speranze per qualità e quantità da record. E ora, dopo questa pioggia, sarebbe davvero il massimo se tornasse il bel tempo ancora per un mesetto. È probabile che nell’area di Santa Croce e del Breg di San Dorligo si inizierà a vendemmiare nella prima metà di settembre. Qualche problema sussiste per le incursioni degli uccelli e dei tassi. Per i primi la soluzione, peraltro costosa, è la disposizione di reti protettive. Per gli ungulati e gli altri piccoli mammiferi la recinzione può essere sufficiente».

Il presidente Sandi Skerk, da Prepotto, dà man forte: «Le precipitazioni sono state molto utili. Ora speriamo che il sole ci tenga compagnia per il resto della stagione estiva. Stiamo vivendo un’estate unica – continua Skerk che lo scorso mese ha presentato un Terrano 2011 di rare virtù – tutto è filato liscio e non c’è stato bisogno di irrigare. Se non ci saranno intoppi, tutte le varietà che porteremo in cantina potranno esprimersi al top».

«Nonostante la piccola grandinata di fine luglio, le nostre uve sono bellissime, sane e pressoché mature. Dovremo iniziare a vendemmiare in anticipo rispetto alle medie degli anni scorsi – dice Andrej Milic da Sagrado di Sgonico. Speriamo però di riuscire a tenere a bada la selvaggina. Tassi e uccelli patiscono la sete, logico perciò che cerchino di dissetarsi con l’uva fresca e dolce». Buone sensazioni pure da Longera, frazione vicina al centro città dove la viticoltura e l’ortocoltura sono ancora patrimonio e orgoglio per diversi giovani produttori. «Sino a questo momento è un’annata da incorniciare – sostiene Daniele Odoni, viticoltore della “nouvelle vague” longerina - . L’uva è sanissima e praticamente non ha avuto bisogno di alcun trattamento. Sono soddisfatto pure per il rapporto quantitativo per ettaro, che fa il paio con l’ottima qualità. Inizierò la vendemmia alla fine di agosto con un prodotto con il quale intendo inaugurare un’inedita linea di spumantizzazione».

Dal breg sandorlighese Rado Kocjancic conferma che tutto sta andando da manuale: «E la pioggia caduta di recente è stata manna dal cielo. L’uva è fantastica per una vendemmia che prevedo di iniziare a inizio settembre. Unica nota stonata le solite incursioni dei cinghiali, che continuano tenacemente a sfondare le nostre recinzioni». Soddisfazione e ottimismo pure nel muggesano, come conferma Bruno Lenardon dalla località Pisciolon: «Anche i miei colleghi concordano, siamo davvero di fronte a una stagione irripetibile, con le precipitazioni cadute con tempismo incredibile. La Malvasia appare già matura. Quantità e qualità vanno di pari passo e ora non ci resta da sperare che il sole ci tenga compagnia sino all’inizio della vendemmia».

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