Continua il calo dei bebè a Fiume

FIUME. Nell’area di Fiume calano le nascite. Nella città dell’aquila bicipite questo trend negativo è presente dal 2009 e da allora – di anno in anno – il numero delle nascite è costantemente in diminuzione. Nel 2015 a venire al mondo sono stati 2.818 bebè, 78 in meno rispetto all’anno precedente. «L’anno scorso si è verificato un fenomeno che accade puntualmente da ormai sei anni – la conferma arriva dal dottor Oleg Petrovi„, vice primario della Clinica fiumana di ginecologia e ostetricia – abbiamo fatto partorire 2.775 donne. Nei confronti del 2014, mancano all’appello 75 donne, per un calo del 3 per cento. I parti gemellari sono stati 82, mentre abbiano avuto un solo parto trigemino. Ma a preoccupare è specialmente l’aumento dei parti tramite taglio cesareo, la qual cosa avviene in tutta la Croazia e non solo a Fiume. Da noi l’anno scorso ne abbiamo avuti 428. Sono il 15,4 per cento di quelli in totale, mentre in Croazia arriviamo al 20 per cento».
A detta del vice primario, che è anche a capo del dipartimento di perinatologia, c’è una spiegazione a questa maggiorazione di casi: a Fiume e nel resto del Paese c’è stato un cambio di generazione tra medici, che ha visto andarsene – all’estero o in pensione – quelli più esperti, specie i medici specializzati in ostetricia. Sono arrivati medici più giovani, che hanno un diverso modo di pensare e di agire. «Forse qualche volta sono presi da un senso di paura all’atto del parto – prosegue il dottor Petrovi„ – e non intendono entrare in situazioni a loro poco chiare e rischiose. Decidono così di anticipare il momento della nascita ricorrendo al taglio cesareo. Forse talvolta si trascura l’ipotesi che questo tipo di parto può lasciare conseguenze negative per le future gravidanze. Temo che il numero di parti cesarei sia destinato ad aumentare. Inoltre con la lievitazione di questi parti, abbiamo avuto anche un aumento di casi di mortalità perinatale. Posso invece dire che nel 2015 non abbiamo avuto nemmeno un caso di mortalità fra le partorienti».
Sempre a Fiume assistiamo alla crescita di un altro fenomeno, quello della presenza del partner accanto alla donna che partorisce. Fino a qualche tempo fa, circa il 50 per cento degli eventi vedeva presenti in sala parto la donna e il suo partner. Attualmente si è invece al 65 per cento, con tendenza a salire ulteriormente. Insomma, a Fiume sempre meno nascite e sempre più persone che vanno a vivere nelle località limitrofe, per motivi di lavoro o semplicemente perché preferiscono ritmi meno caotici rispetto alla città.
Ne deriva una destrutturazione demografica testimoniata dai due ultimi censimenti: se nel 2001 Fiume aveva 144.043 abitanti, nel 2011 ne contava 128.624. C’è da scommettere che dal 2011 ad oggi c’è stata un’ulteriore diminuzione del numero di residenti nel capoluogo quarnerino.
(a.m.)
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