Contest per il logo di Trieste, ma pagato in natura. L'ironia travolge il concorso: i 25 slogan più irriverenti

Il Comune di Trieste lancia un concorso, Invento Trieste, per trovare un claim, un logo e un video di promozione della città, ma paga (come specificato nel regolamento) "in natura", ovvero con un tablet consegnato in occasione di un evento pubblico.
Insomma, creatività non pagata. Quanto basta per fare scatenare l'humour dei triestini che in queste ore stanno invadendo la pagina Facebook della manifestazione con le proposte più assurde e irriverenti, in una spettacolare quanto esilarante forma di protesta virale.
Oltre agli slogan piovono le critiche al concorso modello “Agenzia Mio Nipote” adottato dal Comune di Trieste. L'assessore Bucci prova a rispondere citando Albert Camus: "La fantasia è più importante del sapere", ma il disagio dei professionisti del settore in città è palpabile.
"I concorsi creativi a largo suffragio, senza remunerazione, sono la tomba della creatività e della professionalità" replica il grafico Biagio Di Ruocco.
"Ha ragione l’assessore Bucci quando dice che non sempre gli esperti riescono a fare un lavoro all’altezza. Poi ho visto le proposte che stanno arrivando sul sito di Invento Trieste ed è evidente che la soluzione non la possono dare di sicuro i non esperti", spiega la copywriter Benedetta Gargiulo ex consigliere di Tcd (Trieste città digitale).
"Il punto è la considerazione (evidentemente nulla) delle professioni culturali. Perché nessuno si farebbe operare da qualcuno che non sia abilitato alla professione medica né affiderebbe il progetto di un ponte a uno che non sia ingegnere, mentre tutti pensano di poter e saper fare i comunicatori, i grafici, i promotori turistici, i giornalisti. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti", commenta l’ex vicesindaco Fabiana Martini.
Come se non bastasse, esiste ora un contro-gruppo con le “Proposte rifiutate da Invento Trieste”. Spesso inspiegabilmente. Come quella di Demetrio Damiani che ottiene il primo premio tra gli esclusi con “Trieste città del vento” che associa l’immagine di un piatto di jota a un logo con gli effetti collaterali. Un saggio sull’origine della bora. Pare non sia stato compreso. Il regolamento?
Ecco le 25 migliori proposte creative dei triestini, in ordine rigorosamente sparso:

























Nel contro-gruppo "Proposte Rifiutate da Invento Trieste", questa volta, i premi ci sono eccome. Scrive il creatore della pagina, Andrea: "Al primo classificato una copia di FRICO il gioco per il dominio del Friuli Venezia Giulia. Sempre lui consegnerà al secondo classificato un ciddì de La galina con tre teste. Vincitori a suo insindacabile giudizio. Per il terzo classificato la mia collega Anna Lucia (un po' furlana ma sai cocola) ha messo in palio un frico originale con badilata di polenta, che verrà consegnato con modalità da concordare. Per il quarto classificato Futizzio Trapolezzi e la Lista Cinica mettono in palio una maglietta originale con slogan della lista cinica o el city brand "No ga senso city" (che già comunque meriterebbe di vincere). Per il quarto classificato offro una birretta de pepi s'ciavo. Per il quinto classificato un capo in B nel bar di AREA a basovizza. Per il sesto classificato un lucidacruscotti spray o un lavavetri spray" e così via...
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