“Contea” conquista il cuore di Gorizia con sbandieratori, guerrieri e giullari

L’edizione 2025 della manifestazione ha riempito i Giardini pubblici e attirato l’attenzione dei turisti in Borgo castello

Laura Blasich
Contea domenica a Gorizia (Tibaldi)
Contea domenica a Gorizia (Tibaldi)

Ridotta a una sola giornata in segno di rispetto per le esequie di Papa Francesco, l’edizione 2025 di “Contea. Profumi di cultura europea” ha centrato comunque l’obiettivo, attirando con dimostrazioni e bancarelle tantissimi goriziani e turisti nel villaggio medievale allestito nei rinnovati Giardini pubblici. Lo spin off di Borgo castello, presidiato invece dalla postazione longobarda dell’associazione Invicti Lupi di Romans, ha catalizzato l’attenzione delle comitive che domenica hanno affollato la fortezza per una visita.

Il Comune, che organizza la manifestazione per celebrare il compleanno della Contea di Gorizia, il cui nome è citato ufficialmente per la prima volta il 28 aprile 1001 in un documento dell’imperatore Ottone III, guarda quindi già al 2026, con l’obiettivo di consolidare l’evento.

Contea 2025 conquista il cuore di Gorizia

«Il prossimo anno vorremmo riportare Contea su tre giornate – ha spiegato l’assessore ai Grandi eventi Luca Cagliari –, tenendo conto che il “compleanno” di Gorizia cade il 28 aprile e quest’anno, quindi, di lunedì, mentre venerdì c’era concomitanza con la ricorrenza della Liberazione. L’obiettivo resta sempre quello di consolidare un evento che mantiene un’ampia parte culturale, ma è sicuramente attrattivo per le rievocazioni storiche».

Pochi dubbi sembrano esserci sulla collocazione, perché «i Giardini pubblici e Borgo Castello già lo scorso anno hanno dimostrato di essere facilmente accessibili dai partecipanti e gestibili a livello organizzativo». Contea, come sottolineato nel corso della cerimonia di apertura sia dal sindaco Rodolfo Ziberna sia da Cagliari, resta in ogni caso il frutto della collaborazione con Pro Loco Gorizia, Centro Tradizioni di Borgo San Rocco e associazione Etnos, presenti rispettivamente con Giorgio Lorenzoni, Vanni Feresin e Stefano Minniti.

I discorsi hanno lasciato presto lo spazio a ciò che Contea ha voluto portare nel cuore della città e raccontare della storia di Gorizia con l’esibizione dei tamburi e degli sbandieratori di “Lupi Feritas” di Valvasone, ma anche con la musica e i giullari. A fare da cornice uomini d’arme e dame, che nel corso della giornata hanno dato dimostrazione della vita di corte, mentre alle postazioni presente nel villaggio grandi e bambini hanno potuto scoprire le tecniche di produzione della carta e i giochi medievali in legno, osservare all’opera il battimoneta e l’arte antica del mosaico.

Ad attirare l’attenzione, non solo dei più piccoli, i rapaci di Filippo Boer ed Elisa Zanin, arrivati a Gorizia da Torre di Mosto (Treviso), che da quasi vent’anni svolgono l’attività di falconieri. «Anche se in realtà – ha spiegato Filippo – il termine storico corretto sarebbe struccieri, coloro che addestravano i falchi, o altri rapaci, per i nobili. In realtà ora il nostro è anche un lavoro di divulgatori e in particolare mia moglie Elisa è esperta di storia della falconeria. Facciamo formazione e consulenze per le forze dell’ordine rispetto il benessere dei rapaci».

Anche la presenza a Gorizia è stata l’occasione per raccontare il rapporto di collaborazione, fiducia e rispetto che si instaura tra falconiere e rapace. Tali da concedere di farsi appoggiare sulle mani, protette da spessi guanti di cuoio, dei bambini più coraggiosi, che hanno voluto farsi immortalare assieme a Cherubina, una barbagianni e quindi un rapace notturno un tempo molto diffuso nelle campagne o anche a ridosso dei centri abitati, dove ora, almeno in Italia, è messo a rischio, cibandosi di roditori, dall’utilizzo di esche rodenticide. «Cerchiamo di sensibilizzare le comunità anche su questo aspetto», ha detto Filippo Boer.

In Borgo castello a richiamare i numerosissimi visitatori domenica presenti sono stati i rievocatori longobardi dell’associazione Invicti Lupi di Romans con le armi del tempo, utilizzate nel primo pomeriggio per una dimostrazione di combattimento, ma anche gioielli, tessuti, giochi e la ricostruzione di un villaggio longobardo. «Quello che vogliamo realizzare nel corso dei prossimi anni a Romans, dove attendiamo comunque tutti dal 6 all’8 giugno», ha spiegato il presidente dell’associazione Matteo Grudina. Con Invicti Lupi in Borgo Castello anche l’associazione Vespesjan di Capodistria.

In archivio Contea, a celebrare il compleanno di Gorizia oggi dalle 11 alle 16, nell’atrio del Municipio, ci sarà la presentazione del francobollo dedicato a Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025 (congiunto con la Repubblica di Slovenia) appartenente alla serie tematica “Le eccellenze del Patrimonio culturale italiano”.

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