Conte sblocca le grandi opere: c’è anche la linea Trieste-Venezia

200 miliardi per 130 cantieri. Moratoria di 12 mesi per il codice degli appalti. Niente gare fino 5 milioni, resta l’abuso d’ufficio 
Un treno ad alta velocità
Un treno ad alta velocità

TRIESTE Giuseppe Conte lo ha definito un «risultato clamoroso», «un trampolino per l’Italia». Lo ha fatto, in conferenza stampa da Palazzo Chigi, senza avere però un testo definitivo in mano, anche se ha assicurato che l’approvazione con la formula “salvo intese” sia dovuta non a contrasti politici, ma a «piccole modifiche tecniche» dell’ultimo momento, e che «nel giro di pochi giorni avremo il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale». Non ha voluto invece esporsi sull’impatto stimato delle semplificazioni: «Voglio portare a casa risultati, non fare promesse», ha detto, ben sapendo che l’orizzonte di un anno, fino al 31 luglio 2021, potrebbe rivelarsi troppo stretto per centrare l’obiettivo. E che al momento ci sono 2 miliardi pronti per essere investiti, mentre per realizzare le 130 opere strategiche annunciate la spesa stimata è di 200 miliardi: «Approfitteremo dei soldi del Recovery Fund appena saranno disponibili», ha detto la ministra delle Infrastrutture De Micheli.



50 opere ai commissari

L’elenco è lungo e comprende il potenziamento del collegamento ferroviario Venezia-Trieste, l'upgrading infrastrutturale e tecnologico della linea Trieste-Divaca, e il raddoppio della Udine-Cervignano. E poi tre opere che il M5S ha sempre osteggiato: la Gronda di Genova, il Terzo Valico e la linea TAV Torino Lione. Tra le strade c’è la Statale Jonica e il progetto dell’autostrada Roma-Latina. Tra le linee ferroviarie, che aspirano all’alta velocità, la Palermo-Messina-Catania, la Pescara-Roma e la Genova-Ventimiglia. E un grande classico come la Salerno-Reggio Calabria. Delle 130 opere dei sogni, una cinquantina sono ritenute prioritarie, quindi da commissariare in tempi brevi per velocizzare i cantieri, sul “modello Genova”. Italia Viva ha spinto per aumentarne il numero, con Pd e Leu invece a frenare. Un’integrazione sarebbe ancora possibile all’interno dell’elenco delle infrastrutture strategiche da allegare al Def.

Dl Semplificazioni, tra le opere strategiche c'è anche l'Alta Velocità Venezia-Trieste


Niente gare fino a 5 milioni

È stato invece Conte a insistere per una moratoria annuale del codice degli appalti, anche scontrandosi con i dubbi di Pd e Leu, preoccupati di sacrificare trasparenza e concorrenza sull’altare della semplificazione. «Questo provvedimento lo faccio se semplifica davvero – lo sfogo del premier durante la riunione notturna a Palazzo Chigi – se no lasciamo perdere». Poi in conferenza stampa ha spiegato di voler «alzare il limite di velocità degli appalti, ma aumentare anche gli autovelox, senza lasciare spazio agli appetiti criminali». Con la nuova norma non ci saranno gare d’appalto per opere sotto i 150 mila euro, mentre fino alla soglia comunitaria di 5 milioni non ci sarà il bando e la gara sarà negoziata con un numero definito di imprese invitate. Sopra i 5 milioni resta il bando ma con un’abbreviazione dei termini, tranne in presenza di opere legate all’emergenza Covid, per le quali si potrà avviare la procedura negoziata con gli inviti.

In treno a Venezia in un’ora e un quarto: la linea veloce sarà pronta nel 2031


Danno erariale solo doloso

C’è però, secondo il premier, un problema culturale che riguarda i funzionari pubblici: «Basta con la paura della firma, con la nuova normativa ci saranno più rischi per chi tiene ferme le opere, non per chi le sblocca», ha spiegato, annunciando la limitazione della responsabilità per danno erariale al solo dolo, fino al 31 luglio 2021. Mentre il reato di abuso d’ufficio non sarà abolito, «ma pretendiamo che ci siano violazioni non di norme ma di specifiche regole di condotta perché scatti l’incriminazione». Nei fatti configurare il reato sarà molto più difficile.

Accesso rapido ai servizi PA

Devono essere invece più facili i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, «tutto a portata di click», per dirla con il premier. Anche se pare ci sia stato un confronto acceso tra la ministra dell’Innovazione Pisano e il ministro dell’Economia Gualtieri sul trattamento dei dati personali.

Viene previsto, infatti, l’accesso a tutti i servizi tramite SPID, carta d’identità digitale (CIE). —

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