Contatti fra il Koper e Luciano Moggi
L'ex dg della Juve ha seguito una partita e si è intrattenuto con lo staff tecnico dell’ambiziosa squadra slovena
Luciano Moggi
TRIESTE
Il Koper comanda largamente la Prima divisione del calcio sloveno, la società è ambiziosa e comincia a pensare alla Champions League. E chi compare all’improvviso a Capodistria? Luciano Moggi. Un paio di settimane fa «Lucianone», che in Italia è stato squalificato nel 2006 per 5 anni, ma che all’estero può operare senza alcun problema, era all’Src Bonifika (lo stadio del Koper) ad assistere a una partita della squadra e chiacchierare poi con il direttore sportivo Miran Pavlin e l’allenatore della prima squadra Milivoj Bracun. Un passaggio casuale? Una visita di cortesia? Una trasferta di scouting, tanto per vedere se c’è qualche talento da tenere d’occhio? O siamo nella fase preliminare di una possibile collaborazione fra la società e il manager?
Al momento non è dato saperlo, ci sono bocche cucite da tutte le parti. Moggi, cercato per due giorni interi, non ha mai risposto al telefono, nè agli sms con richiesta di intervista che gli abbiamo inviato. Al Koper nessuno è autorizzato a parlare ad eccezione del direttore sportivo Pavlin che, guarda un po’, è sempre altrove e nessuno sa dire con certezza quando sarà di ritorno.
Come dicevamo sopra, in Italia Moggi non può operare, ma all’estero è libero di fare ciò che vuole. E l’ex uomo mercato di Juventus, Torino, Roma, Lazio e Napoli è uno che in qualche modo si muove sempre, stare fermo non è per lui. Alcune settimane fa fece una comparsa a Casteldebole, campo di allenamento del Bologna, e tanto bastò ai tifosi emiliani per dare vita a una mezza sollevazione di protesta. A Capodistria, invece, nessuno ha sollevato obiezioni. Anche perchè nessuno ha saputo che lui fosse al campo del Koper.
Ma che lui ci fosse è provato, c’è un testimone oculare attendibile: Fabio Scoccimarro, l’ex presidente della Provincia di Trieste. Era al Bonifika a salutare il suo amico Robert Volk, attuale preparatore dei portieri del Koper, lo ha conosciuto. «Assistendo a una partita del Koper – racconta – mi hanno presentato Luciano Moggi, che era anch’egli sugli spalti, ma non posso dire se questo significa un concreto interessamento dell’ex dirigente juventino per il club di Capodistria. Certo è – conclude – che una squadra che potrebbe partecipare alla Champions è in grado di calamitare l’attenzione di chiunque». Di sicuro il Koper, dopo aver sfiorato la bancarotta qualche anno fa, con l’avvento del miliardario serbo-americano Milan Mandaric alla presidenza ha iniziato a pensare in grande. «E oggi – spiega ancora Scoccimarro – i suoi dirigenti sono molto ambiziosi, al punto che l’obiettivo di entrare nei preliminari della Champions League del prossimo anno è considerato raggiungibile».
Una massima diventata celebre di Giulio Andreotti dice che a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si prende. E allora perchè non si può pensare che il Koper abbia puntato su Moggi per coltivare i suoi sogni di gloria? In fin dei conti il calcio sloveno è ancora vergine dal punto di vista del business e un personaggio scaltro e navigato come Moggi può impiegare pochissimo tempo per metterci le mani sopra e assumere il controllo del mercato, portando al Koper i migliori talenti nazionali.
Ma questo probabilmente non basterebbe per fare strada nella Champions League. E allora è possibile che a Moggi i dirigenti sloveni vogliano chiedere aiuto per irrobustire la rosa con una massiccia iniezione di giocatori stranieri, a cominciare dagli italiani.
(Ha collaborato Ugo Salvini)
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