Consultori chiusi a Trieste, la nuova protesta sotto il palazzo della Regione

TRIESTE Hanno riaffisso, come gesto di rivendicazione, le targhe con scritto “Consultorio familiare” fuori dalle due sedi di Roiano e Valmaura, già rimosse dall’Azienda sanitaria nell’ambito della «riorganizzazione», nei fatti dimezzamento dei presidi consultoriali cittadini. Le donne del Comitato di partecipazione non si fermano davanti alle decisioni di Asugi e anche martedì mattina sono tornate a presidiare i consultori di via Stock e via Valmaura, per «vigilare che i soli due servizi rimasti non vengano depotenziati e che all’interno siano presenti le equipe multidisciplinari» annunciate dall’atto aziendale.
«Una scelta calata dall’alto», afferma Nedda Nesich, alle spalle anni da infermiera e a suo tempo utente dei consultori: «Una sequela di trasferimenti e tagli che - denuncia - un tempo avrebbe presupposto di informare la popolazione: a oggi, invece, le domande aperte sono ancora tante e le cittadine continuano a segnalare disservizi».
A un mese trascorso dalla chiusura delle due sedi di San Giacomo e San Giovanni, infatti, «non è stato ancora reso noto un piano di riorganizzazione comprensivo delle risorse impegnate sui presidi rimasti», appunto Roiano e Valmaura: non è chiaro, annotano le attiviste, se le ginecologhe e le ostetriche andate in pensione verranno sostituite, o quali strumenti di prossimità sono stati previsti per la presa a carico delle utenti più vulnerabili.
Mancando un «più volte negato» dialogo costruttivo con Asugi, adesso le donne del Comitato intendono quindi rivolgersi direttamente alla politica: la chiamata delle militanti è per le 17.30 di oggi, 28 febbraio, con un sit-in in via dell’Orologio per chiedere alla Regione il rispetto delle normative e un «piano regionale per il potenziamento dei consultori pubblici». Il braccio di ferro si annuncia muscolare, tanto più dopo l’ultimo “no ” del centrodestra di piazza Oberdan alla mozione presentata dal centrosinistra «a difesa dei servizi sociosanitari pubblici di prossimità».
Al momento un primo “sì” arriva dalla V Circoscrizione, che nei giorni scorsi ha approvato una mozione - proposta da Punto Franco e cofirmata da Pd e Adesso Trieste - a tutela dei presidi territoriali, con cui si chiede al Comune di interfacciarsi con Asugi perché i servizi consultoriali venuti a mancare siano ripristinati.
Riproduzione riservata © Il Piccolo