Consulenza all’ex giudice, giunta Illy nel mirino

Una consulenza da 120mila euro entra nel mirino della Procura della Corte dei conti. Dopo quella su Riccardo Illy e l’operazione "beautiful exit", ecco l’indagine sull’incarico affidato dall’assessorato di Enrico Bertossi a Giancarlo Bagarotto, ex presidente del Tar del Friuli Venezia Giulia. La Procura ipotizza che la sua nomina non fosse pertinente alla materia su cui avrebbe dovuto fornire la consulenza. Di qui l’ipotesi di danno erariale.

La scorsa settimana l’intera giunta Illy si è vista notificare un conto da 6,4 milioni di euro causa buonuscite e indennità per 50 ex dirigenti regionali ritenute "eccessive" dalla magistratura contabile. Adesso, sotto la lente della Corte, c’è un settore specifico, quello delle Attività produttive, del commercio e del turismo in particolare.

Anno 2003, il primo della giunta Illy. Su proposta dell’assessore Bertossi, viene affidata a Bagarotto, già presidente anche del Tar Veneto, una consulenza in vista della riforma del settore commerciale. L’ex presidente del Tar viene però coinvolto anche nel turismo.

Il compenso, diviso in due tranche, come ricordano i componenti dell’allora giunta Illy, era complessivamente di 120mila euro. Una somma che la Corte mette in discussione perché ritiene non corrispondente alle competenze dell’ex giudice. Gli ex componenti dell’esecutivo della scorsa legislatura sono stati informati dell’avvio delle indagini e hanno presentato collegialmente le loro controdeduzioni. Quanto a Bertossi, c’è «assoluta serenità». «Si sta mettendo in discussione un ex presidente del Tar - aggiunge -, la coscienza non può che essere a posto».

Il superassessore della giunta Illy, quello che riuniva le deleghe a Commercio, Turismo, Industria, Artigianato e Cooperazione, aveva effettivamente "arruolato" un superconsulente. Affidandogli il delicato compito di una delle riforme più attese, quella del commercio, una risposta alla legge Dressi. A Bagarotto, nel settembre 2003, venne garantito un contratto annuale di consulenza. Il primo incarico, annunciato proprio da Bertossi al ritorno dalle vacanze, fu quello di presidente della commissione che avrebbe dovuto aggiudicare la gara europea per la gestione della promozione del Friuli Venezia Giulia. «Bagarotto - spiegò allora l’assessore - ha una grande autorevolezza giuridica e quindi mi sembra la persona più indicata a presiedere una commissione aggiudicatrice». Ma c’era anche altro: «Mi assisterà nella predisposizione di un testo unico sul commercio».

La commissione deteneva non poche risorse. Un pacchetto di 24 milioni di euro da spalmare in un quadriennio. Bagarotto, il presidente, dirigeva altri 10 "giurati": Francesco Guidetti di Roma, Giuseppe Pucciarelli esperto di promozione agroalimentare alla Camera di commercio di Udine, Fulvio Bronzi presidente della Confartigianato regionale e vicepresidente della Cciaa di Trieste, Alessandro Gasparetti presidente del consorzio tra imprese turistiche Isola di Grado (Itur), Bruno Della Maria presidente del Consorzio turistico Lignano Sabbiadoro, Giovanni Da Pozzo presidente di Confcommercio Udine e del consorzio Carnia Welcome, Elda Felluga presidente del Movimento turismo del vino, Franco Molinari presidente dell'Associazione delle Pro loco del Fvg, Andrea Martini commercialista esperto dell’area pordenonese, e Claudio Giorgi presidente del consorzio Promotrieste.

A prevalere fu l’associazione temporanea di impresa Mindshare Spa e Ogilvy Mather. Fu il battesimo dello slogan "Ospiti di gente unica". E il conseguente avvio di una campagna promozionale che avrebbe trovato nelle presenze alla Bit di Milano, a fronte di consistenti investimenti, ripetuti riconoscimenti dagli operatori del settore.