Consorzio culturale, sarà Monfalcone a indicare progetti e tempi di attuazione

Se non è un commissariamento poco di manca. Sarà il Comune di Monfalcone (socio di maggioranza con il 44 per cento delle quote) a dettare al Consorzio culturale del Monfalconese i progetti e i tempi di esecuzione.
La giunta municipale ha approvato una delibera di indirizzo con cui, di fatto, stabilisce il perimetro di azione del Ccm che tra estenuante promozione del tirime su e la “pasticciata” ricerca di una sede per il nuovo archivio (pardon, centro di valorizzazione...) sembra aver smarrito idee e determinazione.
«Proprio per l’alta considerazione che abbiamo del patrimonio custodito del Ccm - ha spiegato il sindaco Cisint - è necessaria una svolta nella gestione dell’ente nell’interesse di tutti i soci e del territorio. Abbiamo teso un mano al Ccm per la soluzione del nuovo archivio, all’ex albergo impiegati, e ora chiediamo un deciso cambio di passo».
Deciso cambio di passo che verrà misurato tra circa tre mesi.
Infatti, la delibera della giunta monfalconese ha previsto la costituzione di un nucleo di controllo tecnico composto da dirigenti dei servizi culturali e un funzionario avente specifica competenza nei rapporti con il consorzio «finalizzato a verificare in modo oggettivo e misurabile lo stato di attuazione dei programmi ed i contenuti degli stessi».
Nei giorni scorsi Cisint ha anticipato al presidente Davide Iannis i contenuti della delibera. «Quando una persona ricopre da troppo tempo la stessa posizione - riflette il sindaco - è inevitabile un affievolimento della capacità di proposta».
Non si chiedono ancora le dimissioni di Iannis che presiede un consiglio di amministrazione nominato nel 2018 e che vede la presenza dei consiglieri Mauro Piani e Paola Barban, quest’ultima indicata dal Comune di Monfalcone «alla quale - precisa Cisint - va il nostro apprezzamento per l’impegno e le proposte formulate nel cda».
La delibera, una volta formalizzata, sarà oggetto di discussione nell’assemblea dei soci (Comuni di Monfalcone, Ronchi, Fogliano, San Pier, Sagrado, San Canzian, Turriaco, Staranzano, Consorzio Bonifica)
Tra le priorità indicate dalla giunta monfalconese c’è la valorizzazione del fondo Bianchi nell’ambito del progetto “Te lo racconto io l’amianto” e l’allestimento di uno spazio multimediale al Muca dedicato all’amianto. Altre obiettivi sono la valorizzazione dell’artigianato locale; il restyling della cartellonistica (anche con sviluppo di app) sul Carso, sulla Grande Guerra a la promozione di nuova per le Terme romane, la Rocca ecc; la prosecuzione della progettualità di educazione e facilitazione alla lettura; la prosecuzione dell’inserimento dei giovani del servizio civile nazionale in biblioteca e nelle altre sedi culturali.
Particolare aspettativa il Comune di Monfalcone nutre nel coinvolgimento nella progettualità di Nova Gorica/Gorizia Capitale europea della cultura.
Se il Ccm ritenesse troppo “stringenti” le indicazioni della giunta monfalconese la conseguenza sarebbe l’ovvia uscita del Comune di Monfalcone dalla compagine consortile. —
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