Consiglio regionale, protesta leghista"No al voto sull'unità d'Italia"

Mozione dell’Udc in Consiglio regionale sulle celebrazioni per i 150 dell’unità d’Italia: la Lega Nord protesta ed esce dall'aula. "Una mozione strumentale e svilente per questo Consiglio" ha commentato il capogruppo del Carroccio, Danilo Narduzzi. Polemiche inevitabili
Il Consiglio regionale del Fvg
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TRIESTE.
Maggioranza trasversale per la mozione dell’Udc sulle celebrazioni per i 150 dell’unità d’Italia ma senza la Lega. L’aula ha votato a favore del testo presentato dal capogruppo centrista, Edoardo Sasco, con i voti di Pdl, Udc, Pd, Idv, Cittadini e Misto e la contrarietà della Sinsitra Arcobaleno, ma la Lega ha deciso di non partecipare al voto. "Una mozione strumentale e svilente per questa aula" ha commentato il capogruppo del Carroccio, Danilo Narduzzi.


"Appare fuori luogo, in questo momento, spendere anche un solo euro per celebrare un anniversario simile. – aggiunge Narduzzi - Vista la delicatissima congiuntura economica, non ci sembra responsabile chiedere di organizzare feste e festini con i coriandoli, i rinfreschi e le escort, e spese incontrollate togliendo risorse a settori che ne hanno veramente bisogno".


Secondo l’esponente leghista "noi qui non dobbiamo accingerci a festeggiare proprio niente. I cantori degli eroismi risorgimentali dimenticano che il Veneto e una parte del Friuli Venezia Giulia sono state annesse (dopo una sconfitta) all’Italia nel 1866, e non nel 1861. Volessimo quindi essere rigorosi, il nostro 150esimo anniversario cadrà fra 7 anni. C’è tutto il tempo per pensarci. Per inciso, l’altra parte del Friuli e la Venezia Giulia sono diventate territori italiani dopo il 1918".


Narduzzi aveva in un primo momento chiesto l’inversione dell’ordine dei lavori per discutere prima la mozione della Lega sulle graduatorie regionali degli insegnanti, facendo quindi mancare il numero legale che ha portato alla sospensione di un’ora dei lavori. Quindi, una volta ripreso il dibattito sulla mozione dell’Udc, ha annunciato la mancata partecipazione al voto della Lega.


Per Edoardo Sasco "la nostra regione condivide un diffuso sentimento di unione alla madre patria, particolarmente sentito anche in relazione alla storia delle nostre terre, che si identificano in luoghi-simbolo. Basti pensare a Trieste, che ha intitolato proprio all'unità d'Italia la sua piazza principale, o al Sacrario di Redipuglia, che ricorda il sacrificio di tanti soldati".


La mozione impegna la Giunta regionale a impegnare, nei prossimi documenti finanziari, le risorse per consentire l’organizzazione di "adeguate iniziative, anche attingendo ai fondi che lo stato stanzierà al riguardo". Viene inoltre prevista l’istituzione di un apposito comitato "con il coinvolgimento di tutte le principali realtà istituzionali della Regione", con il compito di elaborare un programma delle celebrazioni.

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