Consiglio regionale, in 500 al “casting” grillino per i portaborse
TRIESTE. Elena Bianchi, capogruppo del Movimento 5 stelle, rimane abbottonata ma la voce è concreta: Saverio Galluccio potrebbe diventare il caposegreteria dei grillini in Regione. Il suo curriculum, del resto, è già noto. Ed è stato pure apprezzato. Ma ce ne sono ben 500 tra i quali spulciare per individuare la “squadra” a supporto dei 5 eletti in piazza Oberdan. Dopo una prima selezione, anticipa Bianchi, si procederà ai colloqui individuali.
Sorprendono sempre, i grillini. Stavolta diventano una sorta di ufficio di collocamento. Non sono stipendioni, quelli dei portaborse, ma in tempi di crisi non sono nemmeno soldi da buttar via quei circa 1.500 euro netti al mese (per i laureati, qualcosa in meno per i diplomati), paga che si “gonfia” con qualche straordinario e che per il caposegreteria raggiunge circa quota 2mila euro. Sono i principali sostegni per i consiglieri regionali. Assieme a loro, scrivono comunicati stampa, preparano l’offensiva d’aula a suon di mozioni e interrogazioni, tengono sotto controllo le notizie d’attualità e l’attività amministrativa e politica della macchina regionale.
Poco visibili, ma sempre presenti. Fanno di tutto, sono segretari a trecentosessanta gradi, ma al grande pubblico sono noti con un unico, universale appellativo: portaborse. A regolamentarne la presenza è una vecchia legge regionale, la 52 del 1980, che prevede per loro diritti e doveri di un dipendente regionale, stipendio compreso. A comporre la truppa dei segretari sono sia esterni (la gran parte) che interni, vale a dire assunti a Palazzo che di norma lavorano in altri uffici dell’ente ma che ricevono la “chiamata” da un consigliere o da un gruppo e vengono così trasferiti temporaneamente, per i cinque anni di legislatura. Gli esterni invece possono essere chiunque, ma solitamente sono persone di fiducia degli eletti, “in prestito” da altre amministrazioni o estranei al settore pubblico. Per loro è previsto un contratto di lavoro a tempo determinato.
A Bianchi e ai quattro colleghi consiglieri grillini (Andrea Ussai, Ilaria Dal Zovo, Eleonora Frattolin e Cristian Sergo) spetta il compito di individuare gli addetti a disposizione del gruppo. Dei 500 curriculum arrivati online ne resteranno 7, tanti sono i portaborse assegnati al M5S. La 52 detta infatti anche i numeri degli addetti di segreteria: una unità di categoria fino alla D, con funzioni di capo, tre unità di categoria fino alla D per i gruppi fino a quattro consiglieri o quattro unità per i gruppi con più di quattro consiglieri. E ancora una unità, della stessa categoria, ogni due consiglieri privi di incarichi di giunta. Facendo i conti, il M5S ha la possibilità di siglare sino a 7 contratti. Nel caso del “non partito” di Beppe Grillo si tratta di risorse fondamentali. La capogruppo ammette: «Mettiamo in conto che siamo tutti nuovi della materia e dell’apparato, visto che nessuno di noi ha avuto mai esperienza nemmeno di Consiglio comunale. Non resta dunque che individuare persone che ci possano dare una mano concreta nei lavori prima e durante l’aula». Tra i 500 curriculum di interessati a collaborare in varie forme messi in fila dal movimento nel corso della campagna elettorale e in questi primi giorno della nuova legislatura, ci sono naturalmente richieste di collaborazione anche degli attivisti, candidati che si farebbero preferire, se conosciuti dagli eletti, visto che si tratta in questo caso di incarico strettamente fiduciario. Ma Bianchi spiega che tra le ipotesi c’è anche quella di chiamare ai colloqui dipendenti regionali che mostrino abilità certa nel gestire pratiche burocratiche. «Abbiamo poco tempo per decidere, non più di un paio di settimane – aggiunge –. Inizialmente dobbiamo comunicare i primi quattro nominativi, poi ci concentreremo sui successivi tre. Ci teniamo a fare il miglior lavoro possibile e quindi vogliamo circondarci di persone competenti e capaci». Come Galluccio, il candidato alla Regione escluso dall’aula perché terzo classificato? «Questo non lo posso anticipare ora», risponde la capogruppo.
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