Conservificio di Umago: agricoltori in allarme per il rischio chiusura

Fondato nel 1012, dal 1938 al dopoguerra lo stabilimento fu della Arrigoni. Incertezze sul trasferimento in un altro sito

UMAGO Sull’Istria incombe il rischio di chiusura di un'altra fabbrica di tradizione secolare: si tratta del reparto della lavorazione del pomodoro industriale che, con i suoi 70 dipendenti fissi, fa capo al colosso agroalimentare Podravka di Koprivnica. Da tempo il futuro dello stabilimento si presenta incerto, tanto che i 60 fornitori della materia prima hanno deciso di dedicarsi anche ad altri tipi di coltivazioni. Fino a 5 anni fa la superficie coltivata a pomodoro nell'umaghese era di 220 ettari, ora è scesa a 120 ettari, per una produzione annuale di circa 10.000 tonnellate.

Un fatto comunque è certo: non c’è futuro per la fabbrica dislocata nel centro di Umago, a 200 metri dalla piazza principale. In base alle modifiche e integrazioni apportate al piano regolatore, sul terreno - del valore di milioni di euro e vicino al mare - ora è possibile costruire strutture turistiche e alberghiere: l’impianto dovrebbe dunque traslocare nella zona industriale di Ungaria, a 2 chilometri dalla città, dove l'amministrazione comunale ha messo a disposizione della Podravka un immobile dotato di tutte le infrastrutture.

Da qualche giorno a questa parte però ci sono sempre meno certezze sulla prospettiva del trasferimento. L’associazione agricola Pomidor–Pomodoro di Umago, addita come molto significativo il trasferimento a Kalnik, paesino a nordest di Zagabria, della linea di produzione TetraPak A3 Flex. A Umago, nello stabilimento attuale rimarrebbe in attività solo un piccolo reparto per una prima lavorazione del prodotto, che poi verrebbe spedito altrove per la lavorazione definitiva: il reparto funzionerebbe per poche settimane all’anno, così che si teme la perdita di molti posti di lavoro.

Il conservificio di Umago fu costruito nel 1912 da Pietro Manzutto, e inizialmente vi si lavoravano pesce e verdure. Nel 1936 contava 400 operai, nel 1938 fu acquistato dalla Arrigoni; cessò l’attività dopo il 1953. In seguito parte della produzione venne ripresa a Cittanova e parte a Rovigno. Nel 1969 lo stabilimento fu acquisito dalla Podravka. È sopravvissuto a due guerre mondiali, ma ora il suo destino è incerto. La prima reazione alle ipotesi di chiusura è arrivata dal Movimento patriottico, partito fondato dal noto cantante croato Miroslav Skoro. Con una lettera aperta, il Movimento ha invitato il ministro croato dell’agricoltura Tomislav Corić a intervenire per scongiurare la chiusura del reparto. «È inammissibile e inaccettabile - si legge nella lettera aperta - che Podravka rinunci al lavoro degli istriani che per decenni hanno fornito il pomodoro. La decisione di chiudere il conservificio non fa onore né alla direzione della Podravka né al Governo croato, che ha voce in capitolo nella nomina della direzione stessa». —


 

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