“Congelata” l’asta della raccolta Sciarrelli
TRIESTE. Congelata l’asta della collezione Sciarrelli. Disegni, studi, dipinti, modelli in legno, strumenti da misura e carteggio - appartenuti all’«architetto del mare» - vengono sottoposti al vincolo di «interesse culturale» da parte della Soprintendenza archeologia-belle arti-paesaggio del friuli Venezia Giulia.
Il procedimento è stato notificato da una missiva firmata dal soprintendente Simonetta Bonomi e inviata agli eredi Sciarrelli (la sorella Luisa e la nipote Martina Buri), alla casa d’aste genovese Cambi, al competente servizio del MiBac, per conoscenza al sindaco Roberto Dipiazza.
Quindi opere e oggetti della raccolta Sciarrelli non potranno essere battuti dalla maison Cambi nella sessione di domani mattina. Claudia Crosera è il funzionario di palazzo Economo incaricato del procedimento, per redigere il quale ha tempo 120 giorni. Durante questo periodo i beni interessati dall’istruttoria sono “intoccabili”. Entro 80 giorni dalla ricezione della lettera è possibile presentare memorie scritte e documenti. Una volta che la Soprintendenza avrà completato l’iter, la raccolta potrà essere alienata ma solo in blocco - evitandone cioè la dispersione - e all’interno del territorio nazionale.
Nella missiva Simonetta Bonomi auspica apertamente che la collezione possa essere allestita nel Museo del mare che sarà realizzato al Magazzino 26, in quanto il Comune triestino «possiede già un significativo nucleo di progetti e di disegni tecnici riferibile al settore della costruzione navale e di barche da diporto».
La Bonomi ritiene la raccolta Sciarrelli un unicum per la qualità degli autori, la varietà dei soggetti che vanno dagli ex voto alle scene di battaglia. Gli artisti citati sono Roux, Renault, Luzzo, Camilleri, Ambrogio, Funno, Gavarrone, Arpe, Ivankovich, Polli, Klodich ... La collezione, sempre a giudizio del soprintendente, «costituisce una preziosa testimonianza dell’identità e della storia della tradizione navale a Trieste».
Al Comune fischiavano le orecchie. In particolare, fischiavano all’assessore Giorgio Rossi, che, una volta appreso dell’asta, si era messo subito in moto per evitare la vendita pezzo-a-pezzo e per “candidare” il Municipio - come da augurio del Soprintendente - all’acquisizione della raccolta.
Così, una volta avuta copia del vincolo autografato dalla Bonomi, il titolare della Cultura comunale ha preso contatto con la nipote di Sciarrelli, Martina Buri, che incontrerà in questi giorni: agli eredi il Comune farà un’offerta. Rossi non ha voluto anticipare i termini economici della proposta nè specificare se la risorsa sarà comunale o verrà fornita da altre istituzioni. L’importante è che la memoria del progettista venga rispettata e coltivata in un luogo pubblico qualificato.
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