Congelata a Muggia l’ordinanza antibici

Le polemiche frenano il divieto di pedalare in centro storico. «Dobbiamo discuterne con le parti in causa»
Lasorte Trieste 23/11/11 - Muggia, Consegna Firme ad assessore De Colle
Lasorte Trieste 23/11/11 - Muggia, Consegna Firme ad assessore De Colle
MUGGIA. «In accordo con il sindaco abbiamo deciso di sospendere momentaneamente la pubblicazione dell’ordinanza sulle biciclette». Non è ancora un passo indietro, lascia intendere l’assessore Stefano Decolle, piuttosto un momento di riflessione, che ha indotto la giunta Marzi a congelare la tanto discussa ordinanza sul traffico dei velocipedi in centro storico a Muggia. A destare tanto clamore tra i ciclisti ma anche a livello politico - vedi lo “strappo” effettuato dal consigliere comunale Pd Marco Finocchiaro - è stata la decisione di far condurre a mano le biciclette nella zona del centro storico, ossia nell’area racchiusa nelle vie Roma, Naccari, Manzoni, Sauro e in salita alle Mura. L’unica deroga concessa quella agli under 10, esclusi dal divieto di pedalare in centro. L’ordinanza - votata e approvata dalla giunta, ma non ancora entrata in vigore non essendo pronta la cartellonistica adeguata - è stata fortemente contestata.

«Invece di punire chi non rispetta queste regole togliendo a tutti la possibilità di attraversare il centro storico in bici, si corre il rischio di disincentivare l’uso di questo mezzo sostenibile che migliora il traffico, l’ambiente e la salute», aveva spiegato in una nota la sezione Fiab Ulisse Muggia, associazione di cicloturisti e ciclisti urbani. Il sodalizio aveva espresso forte preoccupazione soprattutto per dei possibili problemi di sicurezza legati a questo provvedimento, nello specifico pensando agli studenti della scuola media «che da Zindis vanno o potrebbero andare a scuola in bicicletta», oppure «ai numerosissimi bagnanti adolescenti che sempre in maggior numero usano la bicicletta. Con la chiusura del centro saranno obbligati ad utilizzare la stretta e lunga galleria per attraversare la città arrivando dal lungomare. Da questo punto di vista il pericolo l’ordinanza non lo previene ma lo crea». Sul piatto anche il discorso di un possibile effetto boomerang per quanto riguarda il turismo. Fiab Ulisse ha ricordato che lo scorso anno a Muggia sono passati undicimila cicloturisti, molti dei quali arrivati con il Delfino Verde: «È la bellezza del centro storico - ha specificato l’associazione - a trainare questa invasione pacifica e redditizia». A contestare fortemente l’ordinanza anche il consigliere Finocchiaro, portabandiera nella precedente amministrazione Nesladek della mobilità sostenibile, il quale vede in questa disposizione addirittura «una dichiarazione di guerra» ai ciclisti. «Probabilmente valuteremo di togliere le restrizioni sulle biciclette», ha spiegato ieri il sindaco Laura Marzi. Decolle, padrino del documento, conferma: «Per ora abbiamo congelato il documento in attesa di avere un confronto con le parti in causa». Convincere dunque i ciclisti a percorrere duecento metri a piedi, o giù di lì, accompagnando la propria bicicletta prima di risalire in sella e continuare a pedalare. Questa la nuova ardua sfida degli amministratori muggesani.

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