Confini chiusi e super sconto: balzo delle vendite di carburante a Trieste

Boom del gasolio rispetto allo stesso periodo 2019: +95,6%. Benzina cresciuta del 12,4%. Attesa per il report di dicembre
Dal benzinaio
Dal benzinaio

TRIESTE Per molte categorie che soffrono le restrizioni dovute alla pandemia, quella dei benzinai è una delle poche che in questo periodo riesce a respirare.

Secondo i dati presentati dall’assessorato regionale all’Ambiente e Territorio, in provincia di Trieste nel trimestre settembre-novembre le sole vendite di gasolio sono praticamente raddoppiate, passando da 544.300 litri erogati nel 2019 a 1.064.499 litri dell’anno scorso, pari a un significativo +95,6% rispetto allo stesso trimestre del 2019.


Meno eclatante la percentuale di crescita per quanto riguarda la benzina, le cui vendite sono aumentate solo del +12,4%: in questo caso i litri venduti sono passati da 3.300.193 a 3.708.820. Rimangono ancora da valutare i dati di dicembre, non ancora in possesso degli uffici regionali, ma le cifre del venduto nell’ultimo mese dell’anno non dovrebbero discostarsi troppo da quelle registrate nei tre mesi precedenti.

La chiusura dei confini da parte della Slovenia, avvenuta alla fine di ottobre, ha di fatto costretto gli automobilisti a fare rifornimento in Italia. Ma l’emorragia dei pendolari di benzina e gasolio aveva iniziato a rallentare già dalla fine di agosto, quando l’azione combinata data dall’aumento dello sconto da parte della Regione e dalla parallela diminuzione di qualche centesimo sul prezzo al litro da parte delle compagine petrolifere, aveva avvicinato il costo del pieno a quello sloveno.

Il trend, in costante crescita nei tre mesi autunnali, ha avuto un’impennata a partire dal 26 ottobre, quando la Slovenia ha optato per la chiusura - seppure in una modalità più morbida rispetto a quella della scorsa primavera - dei propri confini. Da qui la decisione di molti triestini di rispolverare le vecchie tessere regionali. Uffici della Camera di Commercio presi d’assalto e come conseguenza file ai distributori nostrani. Che nel frattempo avevano registrato già a settembre un +15,4% di venduto sulla benzina e un cospicuo +82,5% sul gasolio. Più moderato l’aumento in ottobre, con la benzina che ha registrato un +8,5% mentre il diesel si è assestato sul +81,9% rispetto all’ottobre 2019.

Il boom, almeno per quanto riguarda il gasolio, lo si è avuto in novembre, con un +124,2% di vendite alle quali si contrappone il +13,7% per la benzina. Il timore per il futuro del comparto è che tali aumenti siano solo un fuoco di paglia: se il governo non si farà carico dei 20 milioni garantiti finora dalla Regione per assicurare i supersconti, e con la probabile riapertura primaverile dei confini con la Slovenia, la boccata d’ossigeno di questi mesi potrebbe trasformarsi per i benzinai triestini in un contraccolpo di non poco conto. —


 

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