Confindustria, Pordenone e Venezia Giulia si riuniscono in "Alto Adriatico". Udine non c'è

L'annuncio dato dal presidente Agrusti: le fusioni si fanno se c'è della chimica. La nuova realtà nel 2020

PORDENONE. Dal 2020 nascerà la Confindustria Alto Adriatico dalla fusione tra Territoriale di Pordenone e della Venezia Giulia (Trieste e Gorizia): lo ha annunciato in conferenza stampa oggi lunedì 5 agosto  il presidente Unindustria Pordenone Michelangelo Agrusti. «Le fusioni si fanno se c’è della chimica, con Udine non c’è, noi ci abbiamo provato scontrandoci però, purtroppo, con un modo differente di concepire Confindustria - sono le parole che ha usato Agrusti per spiegare la scelta di non procedere ad una fusione con Udine, il cui territorio è contermine -; con la Venezia Giulia, invece, le cose sono andate diversamente ed ecco perché abbiamo avviato, assieme a loro, nell’alveo di un più ampio disegno strategico, un percorso che ci porterà alla costituzione, entro il 2020, di un’unica Confindustria».

Tuttavia, «con chi dirige Confindustria Udine il rapporto personale è ottimo, non ci sono fraintendimenti», ha precisato Agrusti. «Per noi, però, l'Associazione è un'impresa per le imprese meno legata a una visione burocratica, alle virgole nella redazione degli statuti. Con Confindustria della Venezia Giulia, al di là degli aspetti di feeling, c'è una visione condivisa, che rappresentammo già durante l'assemblea di giugno 2017, fondata sulla sinergia tra due territori che esprimono vocazioni industriali complementari, con porti, interporti, cantieri e retro-cantieri». «Quello odierno è un grande risultato - ha concluso il presidente - che darà origine a un'unica Territoriale da oltre 1.200 associati, piattaforma formidabile per poter favorire un rapporto positivo con i decisori politici».
Agrusti e il direttore generale di Unindustria Pordenone Paolo Candotti hanno anche precisato che il nuovo soggetto avrà un rapporto federativo con le Territoriali di Treviso - Padova e di Venezia - Rovigo.

Per ora dunque finisce nel cassetto il progetto di fusione di tutte le realtà territoriali in una Confindustria unica di livello regionale, cui pure lo scorso anno si era lavorato, tanto che per il marzo 2018 era stato annunciato il primo passo con l'unificazione dei siti internet e dei servizi agli associati. Il progetto poi si era però fermato. Per ora, l'unione territoriale comprende dunque le due realtà Pordenone e Venezia Giulia, ma lascia fuori appunto il capoluogo friulano.

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