Confindustria Alto Adriatico lancia a Trieste “Il mondo che sarà” con il presidente Bonomi

Agrusti: «La prima assemblea generale in questa città perchè più di altre incarna la nuova rinascita economica, culturale, industriale e scientifica del Fvg di cui oggi è il driver di sviluppo».

Marco Brisotto
Marco Brisotto

PORDENONE. Sarà il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a concludere i lavori dell'Assemblea Generale di Confindustria Alto Adriatico in programma il 27 marzo al Trieste Convention Center: lo ha annunciato il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, durante la conferenza stampa - presente anche il Dg, Massimiliano Ciarrocchi - in cui sono stati anticipati alcuni temi del meeting - Il Mondo che sarà - e il panel di ospiti chiamati a discuterne. «La prima Assemblea generale di CAA convocata proprio a Trieste perché oggi il capoluogo, più di altre città - ha spiegato Agrusti - incarna la nuova rinascita economica, culturale, industriale e scientifica del Friuli Venezia Giulia di cui oggi è certamente il driver di sviluppo». «Ai giovani - oltre 700 quelli che hanno prenotato - sarà rivolta buona parte delle riflessioni sul futuro, che interpreteremo in chiave etica, economica e culturale - ha proseguito - anche con un intrigante colloquio tra Jim Sadik Al-Khalili, fisico teorico anglo iracheno e un sacerdote, monsignor Rino Fisichella; sarà un momento davvero particolare che può anche sembrare eccentrico, di primo acchito, nel contesto di una riunione di imprenditori. Ma non lo è affatto». A

Trieste si parlerà ampiamente anche di energia e della città: «Lo faremo con Fincantieri, azienda storica e con Bat, multinazionale che ha deciso di insediarsi nel capoluogo confermandone la grande vocazione attrattiva». Una vocazione sulla quale si è soffermato Agrusti spiegando che «insediamenti come questo sono sì conseguenza delle opportunità che vengono a crearsi in area franca ma anche della qualità complessiva del territorio, del suo capitale umano e delle straordinarie opportunità formative in ragione delle nuove tecnologie; il valore della nostra formazione è oggettivamente molto alto: Università, Area Science Park, Sissa, LEF, Polo Tecnologico Alto Adriatico, Urban Center e sistema degli ITS Alto Adriatico». (ANSA)

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