Confidi e Congafi uniti per combattere la crisi

Siglato un coordinamento. Primo obiettivo, maggiore potere contrattuale con le banche e gestione comune dei contenziosi
Lasorte Trieste 09/11/12 - Camera di Commercio, Firma Confidi Provinciali, Massimiliano Fabian, Dario Bruni, Antonio Paoletti, Franco Rigutti
Lasorte Trieste 09/11/12 - Camera di Commercio, Firma Confidi Provinciali, Massimiliano Fabian, Dario Bruni, Antonio Paoletti, Franco Rigutti

Unire le forze contro la crisi che attanaglia le 4.138 imprese iscritte ai tre consorzi. Dare vita a un coordinamento che ha come principale obiettivo quello di negoziare al meglio con le banche chiamate a erogare i crediti garantiti.

È nato ieri, grazie a una convenzione sottoscritta con la Camera di commercio, il Coordinamento permanente fra i due Confidi, emanazione dei comparti dell'artigianato e del commercio, e il Congafi industria. Si è partiti da alcuni dati che testimoniano le difficoltà in cui si dibattono le imprese artigiane, commerciali e industriali della città: in particolare l'aumento del contenzioso con le banche che erogano i crediti e la crescente difficoltà ad arrivare alle concessioni stesse, per un naturale irrigidimento delle banche. Da qui i responsabili dei tre Consorzi, Dario Bruni (artigiani), Franco Rigutti (commercio) e Massimiliano Fabian (industria) hanno deciso di collaborare strettamente. Sul piano pratico, il Coordinamento agirà per «ottenere garanzie in pool - hanno spiegato i tre presidenti - adottare convenzioni uniche per le tre categorie con le banche, gestire assieme contenzioso, rapporti istituzionali, azioni di marketing, favorire lo scambio di informazioni commerciali che riguardano le categorie interessate».

«Fra i compiti istituzionali della Camera di commercio - ha sottolineato il presidente Antonio Paoletti - c'è quello di promuovere la salvaguardia e il rafforzamento del sistema delle imprese nel territorio provinciale. Perciò abbiamo favorito la nascita di questo Coordinamento, visto il momento economico molto difficile in cui l'accesso al credito è sempre più difficoltoso. Con questo soggetto cambierà la forza dei Confidi nella negoziazione con le banche».

Per Dario Bruni, presidente del Congafi artigiano, «si andrà a rafforzare il sistema di garanzia, con una maggiore sicurezza mutualistica. Il Coordinamento consentirà poi di accedere con migliori risultati ai finanziamenti regionali». Rigutti ha indicato in una «maggiore competitività per le imprese» uno dei principali vantaggi della nascita del Coordinamento: «Presentandoci uniti avremo più potere contrattuale con gli istituti di credito. Il sistema delle cogaranzie ci consentirà poi di intervenire tutti assieme, nei casi di finanziamenti particolarmente rilevanti, suddividendo il rischio». «Sarà un confronto fra i vari consorzi - ha aggiunto Fabian - che porterà a una ottimizzazione dei comportamenti perché ciascuno potrà apprendere le migliori pratiche degli altri».

La formula del Coordinamento è stata preferita a quella della fusione perché permette a ciascun organismo di garanzia di restare autonomo come soggetto giuridico. «Se avessimo dato origine a un Consorzio unico - hanno spiegato Bruni, Fabian e Rigutti - saremmo saliti di categoria nella graduatoria che l'attuale normativa bancaria prevede per gli istituti finanziari, con un sovraccarico di adempimenti tradotto in maggiori costi, insostenibili in questa fase. Sommando le varie attività finanziarie avremmo superato i 75 milioni, soglia che comporta un appesantimento burocratico inadatto per strutture come le nostre, che devono muoversi con rapidità ed essere snelle».

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