Confidi e Congafi preparano la fusione
TRIESTE. Confidimprese Fvg e Congafi Artigiani Trieste verso l’accorpamento. Il percorso, unito a un appello alla Regione «a rafforzare l’impegno», è stato indicato ieri a Udine in Camera di Commercio durante l’approvazione del bilancio. L’assemblea, prima di delineare le prospettive future, ha certificato innanzitutto le performance del 2012: il rilascio di garanzie per 186 milioni di euro, mentre il monte degli affidamenti garantiti ha raggiunto i 304 milioni (161 milioni a breve termine, 143 milioni a medio-lungo termine). «In una difficilissima situazione economico finanziaria - ha commentato il presidente di Confidimprese Roberto Vicentini - abbiamo proseguito con il sostegno all’accesso al credito per le Pmi che operano sul territorio regionale, con particolare focus sulle imprese artigiane, tenendo presente che il sostegno al credito sarà vitale per la sopravvivenza delle aziende».
Se l’attività gestionale porta numeri positivi, il bilancio invece segna una perdita di 1 milione 108 mila e 300 euro. Si tratta comunque di un dato più che dimezzato rispetto l’anno scorso, quando l’esercizio si era chiuso con -2 milioni e 480 mila euro. Il risultato del 2012 deriva dalla decisione assunta dal cda di procedere con accantonamenti definiti «importanti», viste le criticità rilevate «dall’aumento delle partite in evidenza e delle sofferenze». Questa scelta, si precisa in una nota, permetterà a Confidimprese di affrontare le sfide dei prossimi anni con una situazione societaria «sempre più strutturata e adeguata ad affrontare il complesso momento economico. Oggi ci troviamo a discutere non solo di un anno -ha ricordato il presidente - ma di un intero triennio difficile per la situazione macro-economica. Nonostante ciò riusciamo a presentare una perdita di esercizio contenuta grazie anche al contributo della Regione Fvg che ha colto la funzione mutualistica del confidi e la mission della nostra cooperativa che è dare risposta alle 10. 608 imprese socie».
È in questo quadro che si indirizza la fusione tra Confidimprese Fvg e Congafi Artigiani Trieste. Gli step per l’operazione sono ancora allo studio, ma l’obiettivo è chiaro: lavorare con numeri più importanti; maggiori fondi, più garanzie e servizi. La stessa Confidimprese Fvg era nata nel 2007 da un’unione di Congafi di Udine e Pordenone. Per il nuovo progetto di accorpamento con Confidi Trieste, annunciato ieri nel corso dell’assemblea ai delegati dei soci, ora comincia il mandato esplorativo. «In questa fase iniziale e conoscitiva - osserva Vicentini - possiamo contare sull’ apporto di Fedart Fidi». Il presidente ha concluso il suo intervento sottolineando «l’importanza di fare sistema e l’importanza della garanzia 107 che con credibilità, tempestività e solidità è superiore e valutata con un occhio di riguardo da sempre più istituti di credito».
Ieri erano presenti ai lavori anche l’assessore all’Innovazione e allo Sviluppo economico del Comune di Udine Gabriele Giacomini, il presidente di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti e il presidente di Confartigianato Pordenone Silvano Pascolo. Dal tavolo è partito un appello rivolto alla Regione. «È evidente a tutti noi amministratori d’impresa - ha affermato ancora Vicentini - che senza consistenti contributi regionali il nostro confidi dovrà aumentare le commissioni di garanzia e ridurre il credito alle imprese a maggior rischio, che sono poi quelle che hanno maggior bisogno della garanzia di Confidimprese».
Di qui la richiesta di uno sforzo maggiore alla Regione. «Con la nuova amministrazione - ha ribadito il presidente - speriamo di realizzare un programma di medio-lungo termine perché non vogliamo batter cassa ma essere propositivi. Abbiamo una gestione assolutamente economica ma la Regione deve necessariamente fare il suo per contenere le perdite, tenendo in conto che il confidi è un fondamentale ammortizzatore sociale per le imprese artigiane alle quali evita, in molti casi, il ricorso alla cassa integrazione».
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