Condomini e parcheggi: a Barcola e in Costiera tornano in azione le gru

Via libera del Piano regolatore all’apertura di cantieri sul lungomare cittadino. In arrivo due palazzine da sei appartamenti ciascuna in salita di Miramare  
Lasorte Trieste 30/09/19 - Costiera, Gru
Lasorte Trieste 30/09/19 - Costiera, Gru

TRIESTE Gru e squadre di operai si preparano a tornare in azione sul lungomare. All’orizzonte, infatti, ci sono nuove e corpose edificazioni, in grado anche di innescare più di qualche timore per le conseguenze di tipo paesaggistico e ambientale. Le new entry di maggiore impatto interesseranno con esattezza la zona di Salita di Miramare, alle spalle dell’immobile che ospita l’Old Wild West. In quella posizione di verde la ditta Igei srl intende costruire due palazzine da due piani, da 6 appartamenti ciascuna, con autorimessa interrata. Oltre ad un parcheggio pubblico da 12 stalli che sorgerebbe all’imbocco della salita e, dunque, con accesso da viale Miramare.

Lasorte Trieste 30/09/19 - Viale Miramare, Old Wild West
Lasorte Trieste 30/09/19 - Viale Miramare, Old Wild West


Il piano particolareggiato di attuazione del Piano regolatore generale approvato nel 2015, consentirà la presentazione del progetto propedeutico all’intervento che ricade in zona residenziale “C” . Nel luglio del 2016 Luciana Milkovic, Milena Modugno, Kirk Woynar e Igei srl con procura di Stefano Guzzetti, in qualità di proprietari di quelle particelle di terreno, hanno presentato una proposta di Piano Attuativo Comune (Pac), di iniziato a privata sui quei fondi, redatta dall’architetto Piero Cordara. Il procedimento istruttorio è stato avviato dopo la presentazione delle integrazioni, e a seguito degli esiti istruttori sono state presentate ulteriori modifiche e integrazioni. Lo scorso 24 settembre la delibera che prevede l’adozione del Pac della nuova edificazione - che ha ottenuto il parere favorevole della Circoscrizione -, è stato discusso dalla sesta Commissione che l’ha licenziato con discussione. A breve approderà in Consiglio Comunale. Le nuove costrizioni avranno un’altezza a massima di 6, 5 metri e un volume massimo di 3. 453 metri cubi.

Lasorte Trieste 30/09/19 - Costiera, Gru
Lasorte Trieste 30/09/19 - Costiera, Gru


Oggi la zona verde di circa 4 mila metri quadrati interessata al progetto, risulta abbandonata e “appare - si legge nella relazione sulla vegetazione allargata al Pac - in una condizione critica, causa la presenza di specie rustiche e aggressive che si stanno affermando progressivamente” . Il Comune, su indicazioni anche della Soprintendenza tenendo conto dei vincoli paesaggistici che insistono su quell’area, prevede che l’intervento edilizio attui «il mantenimento delle quantità degli esemplari arborei attualmente presenti in buone condizioni fisiologiche, con la sostituzione delle piante morte o deperenti con nuovi esemplari più affini alla composizione della vegetazione spontanea del contesto».

Lasorte Trieste 30/09/19 - Viale Miramare, Barcola, Ex Voce della Luna
Lasorte Trieste 30/09/19 - Viale Miramare, Barcola, Ex Voce della Luna


A fonte dell’intervento, i soggetti attuatori assumono a proprio carico gli oneri per l’esecuzione di una serie di opere urbanistiche e funzionali, come la realizzazione del parcheggio pubblico che verrà ceduto al Comune quale opera di urbanizzazione primaria. Oppure, il ripristino di un antico percorso pedonale che attraversa l’intero ambito, e che un tempo veniva utilizzato dai pastori per condurre il gregge dal Carso verso la zona più a mare. Quel percorso consentirà di raggiungere da viale Miramare il ciglione carsico.

Se il progetto è conforme, la possibilità di costruire in quella porzione di Trieste è un diritto acquisito. Lo prevede il Piano regolatore. Ma in parecchi storcono il naso. A partire dall’assessore all’Urbanistica, Luisa Polli. «Nella passata consigliatura - valuta - il piano di riferimento era la legge regionale voluta dall’assessore Mariagrazia Santoro con consumo di suolo “0” e, quindi, continuo a restare sorpresa che l’assessore comunale Marchigiani e la giunta Cosolini abbiano previsto nel piano regolatore l’edificabilità di una zona “c” di espansione, senza dare dovuta attenzione al recupero del patrimonio edilizio esistente». Perplessità anche dal pentastellato, Paolo Menis. «Questo progetto è figlio di un piano regolatore che noi M5S non abbiamo votato - sottolinea - perché conteneva 14 zone “c” di espansione, in un contesto in cui era invece necessario, secondo noi, limitare l’edificabilità del tessuto cittadino. A prescindere dal fatto che ci sia un diritto acquisito dei presentatori del progetto di ricevere l’ok da parte del Consiglio comunale, ho molte perplessità. Mi preoccupa si vada a edificare in una zona molto critica sotto l’aspetto geologico. Faremo una riflessione - anticipa - e vedremo come comportarci in aula». —


 

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