Condannato per corruzione l’ex premier croato Sanader

Denaro pubblico per il finanziamento illecito del partito: 8 anni in primo grado Responsabile anche l’Hdz che dovrà risarcire allo Stato due milioni di euro
L’ex primo ministro croato Ivo Sanader
L’ex primo ministro croato Ivo Sanader

ZAGABRIA Dopo più di dieci anni di inchieste e processi, l'ex primo ministro croato Ivo Sanader, in carica dal 2004 al 2009, è stato condannato ieri in primo grado a otto anni di carcere per corruzione e utilizzo del denaro pubblico per il finanziamento illecito del suo partito, l'Unione democratica croata (Hdz, centrodestra).

Il verdetto, pronunciato a Zagabria a conclusione della ripetizione di questo processo iniziato nel 2011, vede «responsabile», ma non penalmente colpevole, anche il partito per i «fondi neri» nei quali venivano versati i soldi, quasi dieci milioni di euro tra il 2006 e il 2009, prelevati da varie società pubbliche, poi usati per le campagne elettorali e per spese personali dei dirigenti del partito, soprattutto dello stesso Sanader. L'Hdz, di nuovo al potere dal 2015 e ora guidato dal premier Andrej Plenković, deve pagare una multa di 500 mila euro e risarcire lo Stato per due milioni di euro.

A pene carcerarie sono stati condannati anche alcuni tra i collaboratori più stretti di Sanader, il tesoriere dell'Hdz e il capo della contabilità. L'ex premier non era presente alla lettura del verdetto per ragioni di salute, ma i suoi avvocati difensori hanno annunciato ricorsi. Tutti e tre sono colpevoli di aver ordinato ad alcune società di proprietà pubblica e ad alcuni ministeri di commissionare campagne pubblicitarie e altri servizi a una azienda privata di loro fiducia, la Fimi-Media. I servizi venivano però prepagati e i contanti estratti in questo modo dalle casse pubbliche e trasferiti nei fondi neri del partito. Sanader ha già una condanna definitiva per corruzione pronunciata l'anno scorso in base alla quale sta scontando una pena di quattro anni di carcere, e altri due processi a carico la cui conclusione è prevista nei prossimi due anni.

L’opposizione ha accolto con favore il verdetto contro Ivo Sanader e l'Hdz nel caso Fimi Media, sottolineando che una magistratura inefficiente e lenta è il problema più grande del Paese, che fa diffidare i cittadini delle istituzioni ed emigrare dalla Croazia. L’esponente dei socialdemocratici (Sdp) Sabina Glasovac ha affermato che al di là delle sentenze -spettacolo, quello che che le opposizioni hanno costantemente evidenziato è che l'Hdz è la fonte della corruzione in tutta la Croazia. «Ci aspettiamo che il primo ministro Andrej Plenković - ha proseguito - si scusi per la devastazione del budget dei cittadini croati, il loro impoverimento e il crollo dello stato di diritto. Ci aspettiamo anche che rimuova dal suo governo tutti i ministri che hanno dimostrato in passato che nulla è cambiato nell’Hdz».

Hdz che, tramite i suoi avvocati, ha già preannunciato appello. Secondo i legali la responsabilità dell'entità giuridica Hdz come partito politico deriva dalla colpevolezza delle persone responsabili dell'entità giuridica stessa, vale a dire, l'ex presidente del partito Ivo Sanader e altri imputati. Il nuovo processo in questo caso è iniziato nel 2016, un anno dopo che la Corte Suprema aveva annullato la condanna del 2013. La decisione di revoca della Corte Suprema aveva stabilito, sempre secondo gli avvocati dell’Hdz, quali azioni probatorie dovrebbero essere eseguite e quali fatti dovrebbero essere stabiliti nella ripetizione del processo. Considerando che le mozioni probatorie dei rappresentanti legali dell’Hdz non sono state accettate nella ripetizione, si ritiene che il tribunale non abbia agito in base agli ordini della suddetta decisione di revoca della Corte suprema. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo