“Concorsone” al via: preselezioni a Trieste il 30 giugno e il 7 luglio

TRIESTE. «Speriamo vada tutto bene». Roberto Finardi, il direttore generale della Regione, spiega che il PalaRubini è pronto, dall’assistenza medica alla vigilanza, ma si tratta comunque di far fronte a quasi 6mila persone, metterle in fila, farle sedere, fare in modo che si comportino regolarmente e che, alla fine della corsa, chi non ce la fa non abbia nulla da lamentare. Del resto è un’incombenza, quella del concorso, che la Regione, in tempi di perdurante blocco del turnover, non conosceva dal 2007. Sul Bur è spiegato tutto. Iscritti e date sono ora ufficiali. Rispetto alle prime informazioni i numeri si sono un po’ ridotti. Gli ammessi alle due preselezioni del “concorsone” di Palazzo - 30 giugno e 7 luglio - sono 5.601, i già promossi alla prova scritta 75 e gli esclusi da tutto, dopo le verifiche della documentazione, 69. I decreti del Servizio organizzazione, formazione, valutazione e relazioni sindacali specificano infatti che alla preselezione della categoria D parteciperanno 1.717 candidati, dato che 48 interni sono direttamente ammessi allo scritto, mentre alla preselezione categoria C si dovranno presentare in 3.884 (27 gli esonerati). Si parte dunque, come da programma, a inizio estate. Appuntamento al PalaRubini il 30 giugno per la categoria D. Una settimana dopo, il 7 luglio, la chiamata riguarderà invece i C.
Un esercito che cercherà di infilarsi in uno spazio strettissimo: 5 posti fissi in Regione (3 D da “specialista amministrativo economico”, 2 C da “assistente amministrativo economico”), di cui 2 sono riservati agli interni. Insomma, statisticamente, serve un colpo al lotto. In entrambi i casi l’appuntamento è per le 10 di mattina al palazzetto dello sport di via Flavia con ingresso però unicamente da via Miani. Così come sono identici i paletti: vietato portare con sé dizionari, testi, codici, altre pubblicazioni, anche in formato elettronico, e calcolatrici. Ed è pure vietata l’introduzione di telefoni cellulari e di qualsiasi altra strumentazione che possa consentire al candidato la comunicazione con l’esterno, nonché di altri supporti di memorizzazione digitale. Per chi non rispetta le regole è previsto un immediato cartellino rosso.
La preselezione, informa la direzione generale, consisterà nella risoluzione, in un tempo predeterminato, di un test di 30/40 quesiti a risposta multipla, strettamente correlati alle materie d’esame. In concomitanza con la procedura di identificazione dei candidati, effettuata «con congruo anticipo» (ma con prevedibili tempi d’attesa), la commissione giudicatrice procederà all’elaborazione di tre terne di quesiti dalle quali verrà poi estratta da un candidato, alla presenza di testimoni, la prova oggetto della preselezione.
Per quel che riguarda gli aspiranti della categoria D, il cronoprogramma è definito anche per quel che riguarda la prova scritta. Dopo la preselezione del 30 giugno, i superstiti, ridotti a 400 (o poco più nel caso di quattrocentesimi in classifica a pari merito), si ritroveranno alle 10 del 21 luglio all’Università di Udine, aule A e B del polo dei Rizzi in via delle Scienze. Tra fine luglio e inizio settembre si completeranno poi gli scritti per i C e gli orali delle due categorie, in modo da inserire in Regione i nuovi assunti a inizio autunno.
Numeri imponenti a parte, la vicenda del concorsone si è non poco complicata a causa dei dubbi avanzati dall’opposizione sulla regolarità delle operazione affidate all’agenzia di lavoro Tempi Moderni. Ma, dopo che Alessandro Colautti (Ncd) ha interrogato la giunta chiedendo spiegazioni su alcune informazioni di stampa che riferivano di presunti reati (puntualmente smentiti dal legale della società) commessi da Tempi Moderni in relazione ad altre procedure concorsuali, le verifiche degli uffici sono risultate rassicuranti data l’accertata estraneità della società nelle vicende giudiziarie in cui è risultata coinvolta una dipendente che all’epoca dei fatti contestati lavorava comunque per un’altra ditta.
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