Concorrrenza tra i porti dell'Alto Adriatico: Capodistria surclassa Trieste
Capodistria nei primi nove mesi dell’anno ha movimentato 344mila teu contro i 214mila del Molo Settimo. Il segretario generale dell’Authority triestina Martino Conticelli : "Lo Stato sloveno è più solerte del nostro nell’erogazione dei finanziamenti"
CAPODISTRIA
I dati sono impietosi: al 30 settembre il terminal container del Molo Settimo aveva movimentato 214.195 teu, pressoché lo stesso numero dei primi nove mesi dell’anno scorso allorché si era fermato a quota 213.990. Il porto di Capodistria negli stessi primi nove mesi dell’anno è giunto a quota 344.644, con una crescita rispetto all’anno scorso attorno al 30 per cento. Il sorpasso, attuato un paio di anni fa, è diventato una forbice che si va divaricando sempre più. La ripresa è partita forte in Slovenia, ma non solo, anche a Venezia che sembra tornata a crescere. Eppure non sta beneficiando Trieste.
«Capodistria ha lavorato bene durante l’anno e mezzo di crisi globale - spiega il segretario generale dell’Authority triestina Martino Conticelli - ne ha approfittato per allungare il Molo e per installare nuove gru (che oltretutto sono state assemblate a Trieste, ndr.). Lì lo Stato dà i finanziamenti con tempismo, qui basti vedere il caso sintomatico della Piattaforma logistica. Da due anni ci stanno tenendo sulla corda per un finanziamento che si è ridotto a 30 milioni, mentre noi in cinque minuti ne abbiamo trovati 20 per poter partire con i lavori del primo lotto. È lo stesso sindaco - conclude Conticelli - che dichiara che il Governo per versare i soldi attende il cambio di presidente: queste sono le condizioni in cui ci troviamo a operare».
E intanto oltre l’ex confine si continua a lavorare. «Stiamo dragando i fondali del terminal passeggeri per portarli a dieci metri e rinforzando la banchina per permettere l’ormeggio alle più imponenti navi da crociera - riferisce Sebastjkan Sik, direttore relazioni pubbliche di Luka Koper - i lavori si concluderanno entro maggio, prima del clou della prossima stagione». Anche sul fronte delle crociere, Capodistria ha non solo superato, ma addirittura più che doppiato Trieste: 60 toccate contro 27. Ancora, nelle settimane scorse Luka Koper ha sottoscritto contratti con due marchi del calibro di Mercedes e Bmw per il trasporto di automobili e furgoni. Sono ben ventisette oggi le sigle automobilistiche che utilizzano il porto di Capodistria per le esportazioni di vetture.
Il prolungamento di 146 metri del molo container, Luka Koper lo ha portato a termine in un anno e mezzo e al Terminal passeggeri intende costruire anche una Stazione marittima. Il nuovo piano regolatore prevede investimenti per tre miliardi e mezzo di euro e punta a portare la superficie dello scalo dagli attuali 268 a 404 ettari. Includerà un ulteriore prolungamento di 100 metri del Molo Primo per il trasbordo dei container, ma anche per traffici di frutta e legno, l’allungamento di 370 metri del Molo secondo dove rimarranno le attività già esistenti e cioé il trasbordo e lo stoccaggio di rinfuse liquide e secche, la costruzione di sana pianta di un Molo terzo di 1.060 metri che dovrebbe essere il secondo terminal container, ma che viene contestato dal Comune di Ancarano. E poi un molo per club nautici, nuovi magazzini, un centro sportivo, una riserva ambientale.
Trieste risponde con un Piano regolatore da un miliardo e mezzo di euro (ma a un investimento ulteriore di una cifra analoga si potrà arrivare in Porto Vecchio) che dopo essere stato approvato dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici è al vaglio del Ministero dell’Ambiente. «Sul Molo Settimo - spiega Conticelli - abbiamo installato due gru transtainer per il traffico ferroviario, abbiamo completato il revamping delle altre e abbiamo ripristinato la rampa che era stata danneggiata da un incendio. Nel 2011 saremo pronti per un contrattacco su Capodistria».
(s.m.)
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