Conconello “liberata” dalle prime antenne

Dopo quarant’anni via intanto due tralicci, spostati in zona Monte Belvedere. Potenza ridotta alle strutture per ora rimaste
Di Riccardo Tosques

TRIESTE. Ci sono voluti quasi 40 anni per arrivare ad ottenere (un po’ di) giustizia a Conconello. Da ieri gli abitanti della verde frazione da cui si gode una delle viste più mozzafiato sul nostro golfo, nonostante la minacciosa presenza degli enormi ripetitori su cui sono installati quaranta impianti di radiodiffusione sonora e televisiva, sono stati alleggeriti di due tralicci, reinstallati su due nuovi piloni dell’altezza di circa 60 metri collocati in un terreno di proprietà comunale in zona Monte Belvedere, finalmente lontano dal piccolo centro abitato. Una significativa azione resa possibile grazie al protocollo d’intesa sottoscritto nel 2014 tra Regione, Comune di Trieste e tre soggetti privati: Radio Punto Zero srl, Gestione postazioni Nordest srl (riconducibile a Radio Radicale) e Monte Barbaria srl. Seppur in posizione più defilata rispetto alle case, rimangono dunque gli enormi tralicci che ospitano le frequenze di Rai Way, Mediaset e Telecom spa.

«Alle antenne per ora rimaste, ma per le quali già è previsto il trasferimento, è stata comunque ridotta la potenza emissiva: di conseguenza, già con queste prime misure i valori elettromagnetici monitorati sono pienamente nella norma», ha fatto sapere in una nota l’Arpa regionale. In ogni caso l’Agenzia per l’ambiente sta continuando a monitorare con costanza la situazione per evitare possibili sforamenti e dunque «scongiurare ogni eventuale effetto sulla salute della popolazione residente». Dalla Regione la presidente Debora Serracchiani, firmataria del documento d’intesa sottoscritto anche dagli assessori all’Ambiente Sara Vito (Regione) e Umberto Laureni (all’epoca per il Comune di Trieste), è più che soddisfatta: «Le antenne stanno sparendo dal centro abitato di Conconello. Il protocollo, prevedendo di delocalizzare i tralicci in un’area lontana dalle case, sta funzionando. In questo modo, nell’interesse dei cittadini e della salute pubblica, gli impianti radioelettrici saranno finalmente gestiti in modo assolutamente conforme alla normativa e nel pieno rispetto dell’ambiente, scongiurando i rischi di un potenziale inquinamento elettromagnetico». Una decisione, quella di spostare gli impianti, che ha trovato sostanzialmente d’accordo le tre società private. Filippo Busolini, fondatore di Radio Punto Zero, già all’indomani della sottoscrizione del protocollo aveva espresso il suo accordo nel lasciare la vecchia location, previa fideiussione bancaria di 150mila euro a garanzia dell’esecuzione dei lavori. La motivazione? Nella nuova location vi sono spazi più adeguati, un fattore fondamentale per evitare il sovraffollamento che nel sito precedente, soprattutto nei mesi estivi, dava origine a surriscaldamenti dei sistemi responsabili di rotture e danni alle apparecchiature presenti. Infine, il segnale di ricezione offerto sarà decisamente di qualità migliore per i radioascoltatori.

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