Concerto al Rossetti per i 120 anni del Conservatorio Tartini di Trieste:«Abbraccio alla città»

L’evento è in programma mercoledì alle 20.30, con ingresso gratuito. La presidente Dado: «Il Conservatorio non è solo scuola di musica»

Martina Seleni
La presentazione del concerto in programma mercoledì al Rossetti per celebrare i 120 anni del Conservatorio “Giuseppe Tartini”. Foto Silvano
La presentazione del concerto in programma mercoledì al Rossetti per celebrare i 120 anni del Conservatorio “Giuseppe Tartini”. Foto Silvano

TRIESTE Coinvolgere la città in un abbraccio corale, per far capire come la musica sia un formidabile strumento per superare ogni confine. È questo il principale obiettivo del Concerto per i 120 anni del Tartini, che si terrà mercoledì 3 maggio alle 20.30 sul palcoscenico del Rossetti. Protagonisti saranno i giovani strumentisti dell’Orchestra sinfonica del Conservatorio e il talentuoso pianista Andrea Furlan, che verranno diretti da Silvia Massarelli, tra le più note bacchette del nostro tempo.

A parlare del compleanno della storica istituzione musicale cittadina sono stati la presidente Daniela Dado, il direttore Sandro Torlontano ed il professor Luca Trabucco, che ne coordina la produzione artistica. «Il Conservatorio – ha affermato Dado – si pone non solo come scuola di musica ma anche come un organismo capace di coinvolgere la città, rendendola protagonista di eventi nazionali ed internazionali. I nostri studenti hanno suonato presso la Presidenza della Repubblica in occasione del Giorno del Ricordo, contribuendo a raccontare la tragica storia di Trieste davanti alle autorità italiane. Dall’inizio della guerra in Ucraina, inoltre, abbiamo ospitato parecchi studenti provenienti da quel Paese, che qui si sono sentiti accolti non solo dal punto di vista artistico ma anche umano e ci hanno arricchito condividendo con noi le loro tradizioni. Voglio ricordare anche che nella nostra struttura studiano studenti da tutta Europa, che poi creano dei meravigliosi legami tra Trieste e le loro città».

la storia
David, Irina e gli altri musicisti ucraini diventati allievi del Conservatorio Tartini di Trieste
Foto di gruppo degli studenti ucraini insieme ai direttori del Tartini e dell’Accademia di Kiev

Questi lusinghieri risultati, secondo presidente e direttore, sono stati resi possibili grazie all’impegno dei loro predecessori, alla passione degli insegnanti, alla serietà del personale amministrativo e naturalmente grazie ai ragazzi, che sono al centro di tutto. «Quando vedo gli studenti che si spendono in tante ore di studio e poi finalmente posso ammirarli sul palcoscenico, mi emoziono sempre», ha detto Torlontano, spiegando che quest’anno verranno superati i 150 concerti e ricordando l’attivazione del Master di II livello in pianoforte, che ha ampliato l’offerta formativa attirando studenti da tutta Italia.

I 120 anni del Tartini verranno celebrati con il concerto del 3 maggio, che rientra anche nelle manifestazioni che l’Associazione Nazionale Alpini sta organizzando in previsione della grande adunata nazionale. «Per questo – ha spiegato Trabucco – il programma comprende musiche particolari, che ricordano la campagna di Libia del 1911 e la campagna di Russia del 1943. Verrà eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra di Camille Saint-Saëns detto “Egiziano”, che fu composto durante un soggiorno del musicista a Luxor e contiene spunti ritmici e armonici dal sapore mediorientale. E poi ci sarà la Sinfonia n. 1 del compositore russo Vasilij Kalinnikov, che vanta un’esecuzione registrata dalla Nbc Symphony Orchestra per la direzione di Arturo Toscanini proprio nel 1943».

L’ingresso al concerto è gratuito. Durante l’intervallo ci sarà un banchetto di raccolta fondi, curato da Interact (sezione giovanile del Rotary International) e Croce Rossa Italiana, al quale si potrà effettuare una donazione a favore dei terremotati di Siria e Turchia.

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